Lunedì 9 novembre 2020 – Il sindaco di Irsina, Nicola Massimo Morea, e la sindaca di Genzano, Viviana Cervellino, hanno comunicato di aver iniziato lo sciopero della fame. La protesta sarà portata avanti finché i regolamenti regionali non saranno adeguati a quelli nazionali e finché non ci sarà garanzia dei ristori verso i cittadini che hanno sospeso la loro attività lavorativa dopo che i due Comuni sono diventati “zone rosse”.
A DIFESA DELLA CITTÀNonostante tutti i tentativi fatti, non abbiamo avuto alcun chiarimento dal Governo regionale che non ha neppure ritenuto di rimediare a una decisione assurda e incomprensibile presa ai danni delle comunità di Irsina e Genzano. Contro questo inaccettabile comportamento, in altre occasioni e altri tempi avrei, da Sindaco, chiamato a raccolta la popolazione. Oggi non possiamo permetterci assemblee, incontri, manifestazioni di protesta. Metterò io in campo una forma di protesta contro il silenzio assordante della Regione: da questo momento, fino all’adeguamento dei provvedimenti regionali a quelli nazionali e fino alla garanzia, da parte del Governo regionale, dei ristori per tutti i cittadini che hanno dovuto sospendere le attività, metterò in atto lo sciopero della fame. Rispetto le Istituzioni, sono un uomo delle Istituzioni. Cerco sempre il dialogo e la risoluzione delle problematiche. Contro l’indifferenza dimostrata, agisco a difesa della mia città e dei miei cittadini.
Ecco il messaggio dei due primi cittadini.