Giovedì 28 ottobre 2020 – Comunicati stampa e video accuse sono le ultime bordate dell’ex Presidente della regione Basilicata, Marcello Pittella, che sta cavalcando l’onda lunga della nuova crisi epidemica di queste settimane.”
E’ quanto affermano i Consiglieri regionali di Forza Italia Francesco Piro, Gerardo Bellettieri (nella foto di copertina) e Vincenzo Acito che aggiungono:
“Parole ingenerose e stridenti rispetto ad un operato fallace e carente, soprattutto nel settore sanitario, in un momento in cui in quelle regioni dove l’investimento, la programmazione e l’organizzazione hanno fatto la differenza nella risposta all’emergenza Covid.
Da parte di un presidente che ha amministrato e governato, scegliendo la politica sanitaria della sua regione, destinando risorse evidentemente insufficienti ad un settore così cruciale, oggi si lancia in suggerimenti sulla gestione dell’emergenza, facendo ciò che il suo ruolo di opposizione prevede, ma che stride con il suo passato.
Il Presidente Bardi, così come l’assessore Leone e il suo dg Esposito, non si sono mai mostrati indifferenti all’ascolto, hanno operato collaborando anche con il governo nazionale rispetto all’installazione dell’ospedale del Quatar e ascoltando, come lo stesso Polese ha confermato, le sollecitazioni della minoranza.
L’ampliamento del numero di tamponi effettuati, grazie all’individuazione di nuovi presidi sanitari, tra cui l’ospedale di Lagonegro e l’acquisto di macchinari per poterli eseguire, non è una scelta suggerita dall’ex Presidente Pittella, bensì il risultato di uno sforzo economico fatto pur nelle ristrette finanze ereditate dalla precedente gestione.
Rinnoviamo quindi- concludono i consiglieri di FI – un invito ad una collaborazione proficua, piuttosto che a un j’accuse nei confronti dell’attuale governo regionale, che sta affrontando un’emergenza che altre regioni, seppur con una sanità ben più organizzata e costruita in anni di buona politica, stanno comunque mostrando difficoltà enormi e criticità che si ripercuotono inevitabilmente sui cittadini.
Non è questo il momento di soffiare sul fuoco, soprattutto se a farlo è chi è stato attore e fautore della sanità lucana che oggi ereditiamo.”