Sabato 24 ottobre 2020 – C’è anche un quindicenne di Melfi tra i cinque giovani identificati dagli agenti del Commissariato di Gallipoli quali responsabili di invio di materiale pornografico o foto che istigavano al suicidio.
Le inviavano su un gruppo WhatsApp del quale facevano parte anche bambini.
Gli altri componenti del gruppo sono un quindicenne e un quattordicenne di Bologna, un quindicenne di Andria e un ventenne di Barletta.
Devono rispondere a vario titolo di detenzione di materiale pornografico e minacce, pornografia minorile, con l’aggravante di aver commesso i reati nei confronti di minori di 14 anni.
Le indagini sono state avviate lo scorso giugno dopo che i genitori di un bambino di 10 anni hanno scoperto le immagini sulla chat del cellulare del figlio.
Fonte: Ansa