Sabato 10 ottobre 2020 – All’indomani del movimento franoso che ha interessato il lato nord-ovest di Pisticci, a ridosso dell’ex mattatoio comunale che ha confermato il problema idrogeologico che interessa l’intera comune, il Movimento Tutela Valbasento torna su due questioni di stratta attualità: il depuratore fognario che è previsto in contrada Madonna delle Grazie e il Centro di raccolta rifiuti da realizzare nei pressi del Palasport di via Olimpia.
Mentre per il primo il Movimento Tutela Valbasento ne condivide la realizzazione, anzi la sollecita, per quanto riguarda il secondo esprime delle perplessità.
Entriamo nei dettagli, sulla base di una nota che è stata inviata in redazione.
“il Movimento – si afferma – ritiene che la realizzazione di un depuratore non sia più ulteriormente procrastinabile, sia in virtù del fatto che attualmente Pisticci Centro smaltisce tutti i suoi reflui fognari a cielo aperto tra i calanchi (aumentando così i suoi rischi di natura idrogeologica, igienica e sanitaria), sia perché la progettazione dell’impianto è giunta da ormai tre anni alla fase esecutiva (il documento di Valutazione Ambientale Strategica redatto da Acquedotto Lucano risale addirittura al 2014).
In merito ai possibili miasmi che potrebbero giungere dal Depuratore verso il centro abitato, i componenti del Movimento lo escludono sulla base dell’analisi della V.A.S. dalla quale emerge che l’impianto sarà adeguato all’abbattimento e al contenimento degli odori molesti, «Mediante la fornitura di ossigeno attraverso diffusori sommersi, come previsto in progetto, – si legge nella relazione – si evitano i fastidi dovuti alla diffusione di aerosol tipici delle turbine superficiali. Tale sezione è relativamente priva di impatti da odori, essendo questi ultimi ossidati nell’ambiente areato delle stesse vasche. Le sezioni successive, sedimentatore e disinfezione, non sono soggette ad emissioni odorose ed essendo a bassa turbolenza non generano aerosol. Inoltre, i presidi adottati in fase costruttiva, ovvero le schermature vegetazionali collocate attorno al depuratore, nonché ulteriori accorgimenti in fase progettuale, come l’eventuale utilizzo di specifici prodotti chimici, attutiscono la dispersione e gli effetti verso l’esterno».
Nella nota del Movimento Tutela Valbasento si fa riferimento anche all’ipotesi alternativa di convogliare i reflui di Pisticci Centro nell’impianto di Tecnoparco.
Ipotesi già presa in considerazione da Acquedotto Lucano (par. 5.3.1 della V.A.S.), ma poi “scartata in quanto eccessivamente onerosa in termini realizzativi, a causa degli elevati costi connessi alla distanza e alla forte instabilità idrogeologica dei terreni calanchivi da attraversare”.
- Veniamo alla questione EcoCentro che trova contrario il Movimento.
“Nel caso dell’EcoCentro che dovrebbe sorgere nei pressi del PalaSport di Via Olimpia, – si precisa nella nota – ribadiamo la nostra decisa contrarietà all’attuazione del progetto per due motivazioni essenziali: innanzitutto, il Piano Regolatore Generale vigente a Pisticci destina questa zona al cd. “Verde pubblico attrezzato”, all’interno del quale è consentita la costruzione solo di piccoli impianti per lo sport attivo a scala di quartiere e per il tempo libero, con esclusione di ogni altro tipo di destinazione.
In secondo luogo, l’area interessata, secondo il “Piano stralcio per la difesa idrogeologica” elaborato dall’Autorità di Bacino di Basilicata, ricade in una zona individuata come R2 (“Aree a rischio idrogeologico medio e a pericolosità media”) e perdipiù soggetta al cd. “scivolamento rotazionale” (colore fucsia scuro nell’immagine allegata).
Infine, nei documenti relativi all’EcoCentro, sorprende non poco la mancanza dei nomi e delle firme dei tecnici che hanno redatto gli atti, senza le quali ogni progetto esecutivo risulta nullo.
Appare, tra l’altro, incomprensibile la mancanza della cd. “Verifica di conformità urbanistica”, che era esplicitamente richiesta nell’Avviso pubblico regionale e che doveva essere inserita nella Delibera Comunale di approvazione del progetto. Alla luce di tutto ciò, – conclude la nota – il Movimento Tutela Valbasento si riserva di diffidare gli uffici comunali e regionali di competenza a controllare eventuali vizi di legittimità relativi a questo procedimento”.
Nella foto di copertina: panorama di Pisticci