Lunedì 5 ottobre 2020 – “Apprendiamo che il Sindaco di Marsicovetere abbia deciso di sospendere, in data odierna, l’assistenza domiciliare ad anziani, bambini e disabili, con contestuale chiusura del centro diurno per minori di Villa D’Agri in seguito ai nuovi casi di covid19 che si stanno registrando nella comunità Valdagrina.
Riteniamo la decisione profondamente sbagliata e non in linea con le stesse disposizioni normative in merito all’assistenza domiciliare”.
Lo sostengono i segretari della FpcCgil di Potenza, Giuliana Pia Scarano, e della Spi Cgil di Potenza, Pasquale Paolino, i quali ricordano che “già nel Cura Italia, al fine di contrastare e contenere il diffondersi del virus e tenuto conto della difficoltà di far rispettare le regole di distanziamento sociale nei Centri, si stabiliva la sospensione delle attività, con contestuale riorganizzazione e potenziamento dell’assistenza presso il domicilio dei pazienti.
Assistere oggi a una nuova sospensione dell’assistenza domiciliare – ribadiscono – non è ammissibile e tollerabile.
Le famiglie più fragili e in difficoltà in questi mesi hanno subito duri contraccolpi, vedendosi abbandonate a se stesse, e gli stessi lavoratori operanti nel privato sociale sono stati già lasciati per lungo tempo a casa”.
Scarano e Paolino chiedono pertanto “il ritiro immediato dell’ordinanza e la repentina ripartenza dei servizi di assistenza domiciliare, che vanno implementati e non sospesi.
Ovviamente basilare è la sicurezza dei lavoratori, cui vanno forniti congrui e adeguati dispositivi di protezione individuale, che al contempo servono a tutelare la sicurezza degli stessi pazienti, rientranti in una fascia di popolazione fragile considerata più a rischio di altre in questa pandemia di sarscov2.
Ribadiamo con forza, infine, – concludono i due segretari di categoria della Cgil – l’imprescindibilità dell’attivazione del confronto da parte della Regione Basilicata con le organizzazioni sindacali e datoriali e l’emanazione di linee guida ai comuni capofila, perché la gestione dei servizi alla persona non può essere lasciata ai singoli territori, creando disuguaglianze tra i fruitori del servizio e di riflesso tra i lavoratori, minando ancor più la tenuta dei livelli essenziali di assistenza e del welfare locale”.
Nella foto di copertina: panorama di Marsicovetere