Con una lettera indirizzata al Presidente della Regione Basilicata, all’Assessore alla Salute e ai DG di ASP, ASM, AOR San Carlo e IRCCS – Basilicata, FP CGIL, CISL FP e UIL FPL denunciano i ritardi dei pagamenti degli incentivi COVID ai lavoratori della sanità.
Gli accordi regionali sottoscritti in merito al così detto “premio Covid”, cioè i premi economici destinati ai lavoratori che nel periodo dell’emergenza pandemica sono stati più esposti al pericolo di contagio, sembrano essere svaniti nel nulla. Infatti, anche con la mensilità di settembre, accade che in Basilicata, il previsto premio si conferma essere una beffa nonostante l’accordo sottoscritto in data 16 luglio 2020, prevedesse l’elargizione delle spettanze con la mensilità di agosto 2020.
Dopo tanta demagogia e la stucchevole retorica degli “eroi”, il mancato rispetto degli impegni racchiusi nell’accordo, rivela la totale mancanza di rispetto verso il personale del Servizio Sanitario che, incensato e adulato mentre gestiva al limite della sicurezza e con pochi DPI l’emergenza, oggi, viene nuovamente deluso nelle aspettative e viene prontamente rigettato nel dimenticatoio.
Ma non solo, anche la famosa 100 euro e le prestazioni aggiuntive, cioè il lavoro straordinario retribuito in maniera maggiorata, effettuate durante l’emergenza Covid-19 e proprio per questo maggiorate, sono un’amara sorpresa essendo al lordo dei così detti “oneri riflessi”, cioè l’Irap che dovrebbe essere in capo alle Aziende Sanitarie e così l’infermiere, l’Operatore Socio Sanitario, l’Autista si sono ritrovati a essere premiati per il loro impegno con una doppia tassazione. A chi sono da attribuire le causa di questo ingiustificabile ritardo?
FP CGIL, CISL FP e UIL FPL pertanto, chiedono di intervenire affinché si riesca in tempi rapidi a riconoscere le relative competenze ai lavoratori con la mensilità di ottobre 2020.