Mercoledì 23 settembre 2020 – I Carabinieri della Stazione di Barile e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Melfi hanno arrestato in flagranza di reato un 27enne del luogo, ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi, lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale.
I Carabinieri sono intervenuti dopo che un cittadino, residente in zona, segnalava al Numero Unico di Emergenza 112 dell’Arma di aver ricevuto da una sua conoscente un messaggio whatsapp, con il quale la stessa gli diceva di sentirsi in pericolo, temendo per la sua incolumità e una possibile azione violenta da parte del convivente.
L’uomo precisava che la donna, una 30enne di origini romene, viveva in Barile con il suo compagno ma di non essere in grado di fornire indicazioni utili alla localizzazione dell’abitazione.
Si è riusciti ad individuare l’appartamento della vittima grazie ai militari della locale Stazione Carabinieri, conoscitori del territorio e della popolazione residente.
Raggiunto il domicilio, i militari, dopo aver bussato alla porta di ingresso, non hanno ricevuto alcuna risposta. Poi, attraverso una finestra, sono riusciti a intravedere all’interno la donna ed il figlio di 5 anni.
Attirata l’attenzione della ragazza – che si mostrava sanguinante in volto, molto agitata e in stato confusionale – la stessa invocava aiuto e faceva notare come il compagno avesse bloccato dall’interno la porta di ingresso utilizzando del fil di ferro, posizionandovi un mobile davanti, tanto che lei non riusciva ad aprirla.
I Carabinieri hanno sfondato la porta e, entrati in casa, hanno tranquillizzato la donna che raccontato loro di essere stata picchiata violentemente dal compagno.
Compagno che, contrariato dal fatto che la ragazza li avesse chiamati, ha inveito animosamente contro di lei ed ha tentato nuovamente di aggredirla, non riuscendovi solo grazie alla presenza dei militari.
Il 27enne, in uno stato di visibile alterazione, si è scagliato violentemente anche contro i Carabinieri che, con non poca difficoltà ed utilizzando lo spray urticante in dotazione, sono riusciti ad immobilizzarlo e renderlo inoffensivo.
La vittima raccontato che quello era solo l’ultimo di una serie di episodi che andavano avanti da molti mesi, nel corso dei quali l’uomo l’aveva aggredita verbalmente e fisicamente, anche se non si era mai spinto a condotte così cruenti da farle temere per la propria vita.
La giovane è stata assistita e sottoposta a cure mediche per le lesioni riportate al volto e sul corpo, per fortuna giudicate guaribili in pochi giorni.
L’aggressore è stato tratto in arresto ed associato alla Casa Circondariale di Potenza.