POTENZA – Sta per aprirsi un nuovo anno scolastico. Un anno sicuramente complicato per le note vicende sanitarie e che richiederà, per organizzare la didattica, un raddoppiamento degli sforzi umani e professionali da parte di tutti all’interno dei vari Istituti.
Questa è l’analisi, anche e soprattutto organizzativa, da parte del Dirigente Scolastico del Liceo “Pier Paolo Pasolini” prof. Giovanni Latrofa ad una settimana dal ritorno tra i banchi.
“Sarà un anno straordinario, lo ribadirò sempre a tutte le componenti della mia scuola, corpo docente, Ata e alunni – spiega Latrofa – dobbiamo stare molto attenti al rispetto delle norme e delle prescrizioni previste dai diversi protocolli. E’ stata un’estate lunga e difficile, ci siamo sacrificati tutti. Abbiamo rinunciato a vacanze, ferie e tutt’altro per cercare di preparare il nuovo anno scolastico. Abbiamo lavorato tantissimo e lo stiamo facendo ancora in questi giorni per gli ultimi dettagli nella preparazione delle aule. Stiamo predisponendo anche le varie attrezzature tecnologiche che consentiranno ad alcuni ragazzi di seguire, a rotazione da casa, le lezioni. Nella mia scuola tutto il biennio sarà in presenza più quattro classi terze, le altre due terze più tutte le quarte e tutte le quinte, tranne una, seguiranno invece una didattica mista, laddove la didattica digitale integrata avrà una funzione complementare, ovvero ogni classe che ho citato avrà degli esuberi. Questi esuberi seguendo l’ordine alfabetico della composizione della classe ruoteranno ogni sei giorni, per cui ci sarà il professore in classe che utilizzando il dispositivo all’uopo predisposto e la webcam farà lezione ai ragazzi in presenza e a quelli che sono collegati da casa. Abbiamo varato un regolamento che disciplina la didattica integrata – prosegue ancora il Dirigente Scolastico – parliamo di un regolamento di disciplina grazie al quale siamo in possesso anche di strumenti normativi per poter gestire al meglio la didattica mista. Non nascondo che sarà un lavoro difficile, un anno complicato, ma siamo pronti. Dobbiamo solo avere pazienza perché in itinere potranno cambiare alcune cose, attendiamo nuovi docenti e la composizione di nuove aule. In futuro potremmo anche azzerare la didattica mista ma, per questo, ci vorrà un pochino di tempo».