Martedì 15 settembre 2020 – Grazie consigliere Napoli. Grazie per averci fatto comprendere quanto la mancanza del rispetto della persona possa camuffarsi in proposta politica in cerca di una dignità che non merita.
Grazie consigliere Napoli perché con il suo intervento a sostegno di una vergognosa mozione ci ha fatto capire che la logica del buttare dalla Rupe Tarpea è ancora una triste realtà. Anche tra chi gestisce la cosa pubblica.
“L’omosessualità è contro natura?” E allora, consigliere Napoli, cosa facciamo? Creiamo un recinto nel quale rinchiudere gay, trans e lesbiche? Ma in quel recinto è proprio sicuro di rinchiudere soltanto loro?
Forse dovrebbero trovare posto anche quanti, votando la sua mozione, hanno offeso tante persone che hanno soltanto il diritto di vivere la propria sessualità che non è, consigliere Napoli, volgarità. Spero che comprenda queste parole. Ma ho qualche dubbio.
Dovrebbero trovare posto, in quel recinto, quanti, votando la mozione, hanno buttato fango su un’intera città che non è, consigliere Napoli, quella che lei e la sua maggioranza vorreste rappresentare.
Potenza è vissuta da persone che hanno rispetto, al contrario di lei, dell’altro, chiunque esso sia. Rispetto dell’altro perché cristianamente aprono le braccia per accoglierlo come ci ha insegnato quel Tale che sulla croce ci ha lanciato questo messaggio.
Ma lei certamente non sa di cosa si parla. Né potrebbe essere diversamente.
Temo, ma vorrei sbagliarmi, che non sappiano di cosa si parla anche tanti “cristiani praticanti” che la domenica vanno a messa.
Ma dal lunedì al sabato storcono il naso se soltanto sentono parlare di gay.
Grazie consigliere Napoli per aver alzato il velo su quell’ipocrisia latente che porta molti a predicare bene e a razzolare male.
Almeno lei vergognosamente le cose le ha dette. Gli altri, come pecore, l’hanno seguita.
Una brutta vicenda. Una vergognosa vicenda che lascerà il segno.
E sa perché consigliere Napoli? Perché questi vergognosi (ripeto questo aggettivo perché non ne trovo altri) messaggi, come il suo, rischiano di far opinione ed alimentare ancora di più quell’odio, quella violenza che crescono di giorno in giorno purtroppo anche tra i giovani.
Questa è la sua, e di chi la pensa come lei, la più grossa responsabilità.