Giovedì 26 agosto 2020 – Al via la dodicesima edizione del “Città delle 100 Scale festival: il capoluogo come centro della riflessione“.
Molto ricco e interessante il programma della rassegna di danza urbana e arti performative, ideata dall’Associazione Basilicata 1799, che inizierà il 2 settembre prossimo, con iniziative e spettacoli soprattutto in spazi pubblici della città di Potenza e con prenotazione obbligatoria per tutti gli appuntamenti.
La proposta artistica e culturale – si precisa in una nota – sarà sviluppata in un formato leggermente rinnovato, come le prescrizioni di sicurezza richiedono nel contesto dell’epidemia di Covid-19.
Saranno protagoniste molte aree periferiche o diventate nuovi centri di vitalità di Potenza, in particolare i quartieri di Bucaletto e Poggio Tre Galli, con il recupero di una formula che sposta l’attenzione su spazi urbani abbandonati e capannoni industriali dismessi: una modalità di produrre contenuto disegnandolo sul contenitore che il festival ha nel proprio DNA.
Il programma dell’edizione 2020 (dal 2 settembre al 19 ottobre) è stato presentato nel corso di un appuntamento presso il Cantiere, nel centro storico, a cui hanno preso parte cittadini e rappresentanti di organizzazioni ed enti vicini al festival.
«Se quest’anno facciamo il festival – ha detto il direttore artistico Francesco Scaringi – è per resistere a tutti i tentativi consapevoli e non di sbarazzarsi della cultura, di farla passare come un qualcosa di complementare alla vita dei singoli e delle comunità.
Il dibattito pubblico ha compiuto un passaggio dall’estetica alla “cosmetica”, intesa cioè solo come forma di abbellimento e rendendo banale anche il termine “bellezza”.
Dovremmo, invece, – ha detto Scaringi – riappropriarci degli aspetti contraddittori e conflittuali che la bellezza porta con sé».
Non a caso il tema di questa dodicesima edizione ruota attorno alla dicotomia presenza/assenza, due concetti che si portano dentro una parte comune, quella del “senza”.
La città di Potenza sarà come sempre non solo la scenografia delle performance, ma lo spazio dell’indagine per gli artisti e gli autori che saranno presenti in città.
«Potenza – ha aggiunto Scaringi – dovrebbe qualificare meglio il dibattito su se stessa e sul proprio futuro, a partire dall’essere capoluogo per esercitare un ruolo più dinamico e propulsivo in termini amministrativi, economici e culturali, senza per questo
inseguire aspettative di accentramento e pratiche di speculazione».
«Rifletteremo, per esempio – ha detto poi il codirettore Giuseppe Biscaglia – su come l’emergenza sanitaria e la condizione che l’epidemia ha generato rispetto alle nostre vite si incastri, nella memoria, con un’altra emergenza di cui ricorre quest’anno il quarantennale, il sisma del 1980».
Il programma completo, con tutte le informazioni utili, è disponibile sul sito
https://www.cittacentoscale.it/ ed è possibile iscriversi al canale Telegram del festival per ricevere informazioni e aggiornamenti (https://t.me/cittacentoscale).
A causa del persistere dell’emergenza sanitaria e per rispettare le misure di sicurezza, la prenotazione è obbligatoria per tutti gli eventi in cartellone.
Tra i nomi in cartellone, Davide Enia, El Conde de Torrefiel e la compagnia spagnola Agrupation Senor Serrano, il coreografo di danza contemporanea Olivier Dubois, il regista e drammaturgo Sergio Blanco, il premio Ubu come miglior attore del 2017 Roberto Latini e Massimiliano Civica, premio Ubu alla miglior
regia 2015, oltre alla bottega d’arte Fanny & Alexander e alla regista Emma Dante.