Martedì 18 agosto 2020 – In merito al comunicato stampa del Comitato per il NO all’impianto dei rifiuti in località Mulini di Agromonte-Latronico (LEGGI) riportiamo di seguito la risposta del sindaco di Latronico Fausto De Maria.
A Latronico verrà realizzato un impianto di selezione e/o recupero dei rifiuti differenziati, che è l’unico impianto che serve per selezionare e recuperare al massimo i rifiuti della raccolta differenziata (plastica, carta, vetro) per compattarli e portarli poi nelle aziende che ne realizzano il riciclo. Dunque è un impianto che serve ad eliminare gli inceneritori che al contrario hanno bisogno di bruciare tutti i tipi di rifiuti e le discariche dove invece vengono depositati tutti i rifiuti che non vengono differenziati o non recuperati.
Quale inceneritore? Quale impianto di stoccaggio?
Dunque è un impianto proprio a favore dell’ambiente!!!
Dove viene realizzato?
In un’area artigianale, e proprio per il fatto che una parte di questa area è vincolata, per le ragioni che loro scrivono, vengono chiesti i pareri ai vari enti.
Speriamo allora che la Procura di Potenza spieghi ai proponenti della denuncia cosa sia un impianto di recupero dei rifiuti differenziati e poi gli spieghi anche il fatto che nelle zone vincolate si chiedono i pareri proprio perché sono vincolate. Peraltro l’azienda ha dovuto fare ricorso al TAR per far modificare il parere della soprintendenza dei beni paesaggistici, l’unico ente che aveva dato stranamente il diniego dicendo che il capannone era impattante, ricordando che il capannone viene realizzato in questa area artigianale, la stessa che è stata realizzata 10 anni fa e che ha dovuto avere tutti i pareri tra i quali anche quella della soprintendenza stessa.
Quindi la soprintendenza ha cambiato idea proprio grazie alla giustizia, cioè dopo l’istanza accolta dal TAR, e difatti ha dovuto rivalutare nuovamente gli atti in ottemperanza proprio dell’ordinanza del TAR per dare poi parere favorevole come lo stesso ente ha ribadito negli atti.
Altro che mancanza di trasparenza, sono 4 anni che il progetto viene esaminato ai raggi X.
È stato argomento delle ultime elezioni comunali, e peraltro ci sono stati vari incontri per combattere la disinformazione totale che veniva data e che ancora da pochi irriducibili si prova a fare.
Cosa c’entra con la discarica di Guardia Perticara? Non si capisce nemmeno la differenza tra un impianto di recupero dei rifiuti differenziati che è un’attività e una discarica che serve invece per smaltire i rifiuti.
Difendo apertamente le scelte di questa amministrazione comunale, anche con tanto entusiasmo perché fa parte della strategia di rifiuti zero delle politiche ambientali della nostra amministrazione, ma immaginiamoci se io non rispondessi colpo su colpo, avrebbero con facilità fatto passare un impianto del genere per un inceneritore, creando procurato allarme, cosa che stiamo valutando anche di iniziare a denunciare.
Già 15 giorni fa ho dovuto fare una denuncia per calunnie messe in giro, che dicevano che il sottoscritto dovesse andare ad occupare un posto di rilievo nell’impianto.
Noi siamo per l’ECONOMIA CIRCOLARE e combattiamo qualsiasi tipo di demagogia distruttiva, un domani ricordatevi di quello che abbiamo dovuto fare per difendere questa scelta e ricordiamoci anche chi con la disinformazione ha provato a non farlo fare.
Questi non sono ambientalisti perché non approfondiscono neanche le tematiche riguardanti l’ambiente, ma sono soltanto STRUMENTALIZZATORI!
Su quello che affermo voglio evidenziare anche un parere di Raffaele Langone che ha scritto qualche giorno fa sul suo blog:
https://rlangone4.blogspot.com/2020/08/il-recupero-dei-rifiuti-e-leconomia.html?m=1