Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà oltre il 40% in meno rispetto ai saldi estivi 2019, in media 135 euro – meno di 60 euro pro capite. Il dato è diffuso alla vigilia dei saldi che in Basilicata partono il giorno 1 agosto anche se da giorni molti esercizi di abbigliamento e calzature hanno avviato campagne promozionali con sconti tra il 20 e il 50 per cento.
Per Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, “è un peccato che la Conferenza delle Regioni, invece di confermare la data unica al primo agosto, abbia lasciato alle Regioni la libertà di scegliere se anticipare di una settimana o meno, creando di fatto inopportune concorrenze tra territori limitrofi. I saldi, seppur imbrigliati dalle restrizioni economiche e dalle mascherine, rappresentano sempre un rito collettivo che, anche in tempi di Covid-19, risponde alle attese dei consumatori, se non altro per trovare il piacere dell’affare e della soddisfazione di un desiderio o per semplice gratificazione dopo un lungo periodo di rinunce”.
“I consumi post lockdown – prosegue Borghi – non sono al momento ripartiti, soprattutto nei centri delle grandi città che stanno vivendo un momento estremamente complicato, per l’elevato utilizzo dello smart working, della cassa integrazione e della situazione di incertezza che porta all’incremento del risparmio privato. Per far ripartire il settore dobbiamo trovare sinergie e collaborazioni, anche per permettere ai nostri centri di rivivere e dare maggior fiducia ai nostri connazionali verso l’acquisto nei negozi di prossimità. I saldi di fine stagione potrebbero così rappresentare una risposta, con un momentaneo picco euforico dei consumi, alle pesanti perdite registrate da oltre il 60% delle imprese dalla riapertura del 18 maggio”.
«Spero che migliori la fiducia dei consumatori nel convivere con il Covid e che l’autunno – afferma il presidente Fausto De Mare – porti una ripresa delle vendite, capace di fare resistere i commercianti e non farli chiudere entro l’anno perché nella stagione autunno-inverno gli acquisti sono più importanti soprattutto come valore dello scontrino». «Il commercio sicuramente meritava più attenzione – conclude De Mare. “È cambiato tutto dopo il COVID, e oggi assistiamo ad uno smarrimento senza precedenti per il nostro settore. Riteniamo quindi che proprio in questo momento ci sia bisogno di unione, e che ci sia bisogno anche di traghettare un cambiamento”.
Valore dei saldi estivi per l’abbigliamento e le calzature – 2020
Valore dei saldi estivi (miliardi di euro) | 2,1 |
Numero famiglie italiane (milioni) | 26,1 |
Numero famiglie che acquista in saldo (milioni) | 15,6 |
Acquisto medio a famiglia per saldi estivi (euro) | 135 |
Numero medio dei componenti di una famiglia | 2,3 |
Acquisto medio per persona (euro) | 58 |
Fonte: elaborazione Ufficio Studi Confcommercio