Lunedì 20 luglio 2020 – L’articolo 32 della costituzione italiana sancisce che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Che cos’è la libertà? Secondo me la libertà è poter scegliere senza essere vincolati.
Qualche anno fa ho realizzato un bel video dal titolo libero, questo progetto che parla di disabilità come libertà. Ho sempre lottato per poter scegliere liberamente i servizi che mi vengano offerti, perché la politica a volte non ascolta nonostante questi articoli della nostra costituzione.
Ma se è così difficile il mondo della disabilità oggi come possiamo immaginare il futuro se diventa anche impossibile poter scegliere un ausilio, come se un paio di scarpe vada bene a tutte le persone?
Non credo che sia possibile, pensiamo al futuro dove non basta una semplice carrozzina.
In un paese civile non credo che sia normale che bisogna sempre fare gesti estremi per raggiungere un obiettivo.
Non tutte le persone con disabilità hanno il coraggio la forza di lottare sempre, perché spesso si lotta contro i mulini a vento.
In un paese come il nostro che ha leggi sulla disabilità buone sono molto importanti, non possiamo fare questi errori.
Io quest’anno ho sempre messo la faccia per cambiare e far migliorare tutto il mondo della disabilità, ma non può essere l’impegno solo di un semplice cittadino a cambiare le cose.
Adesso tocca a chi ha promesso il cambiamento, di cambiare le carte in tavola. Ma se non c’è ascolto non ci può essere nemmeno il cambiamento.
La disabilità ha bisogno di fatti non di grandi parole.
Perché in fondo la disabilità esiste ma sembra che non esista.
Stefano Mele