Venerdì 17 luglio 2020 – “La sentenza del Tar Basilicata con la quale si annulla la proroga del servizio pubblico locale con cui la Regione obbligava il consorzio Cotrab a proseguire il servizio alle stesse condizioni è il giusto epilogo di quello che la logica faceva apparire scontato: ovvero non si può obbligare nessuno a svolgere un servizio pubblico a contratto scaduto e alle condizioni economiche imposte”.
E’ quanto dichiara Luigi Ditella, Segretario generale Filt Cgil Basilicata, secondo il quale “a questo punto la Regione si faccia carico dei maggiori costi dell’esercizio da qui alle gare e all’affidamento al nuovo gestore.
Ciò che auspica l’assessore, cioè di proseguire i servizi con le nuove tariffe ma mantenendo gli stessi costi, implicherà – afferma Ditella – inevitabilmente la riduzione dei chilometri e la perdita di posti di lavoro.
Del resto chiedere un nuovo piano con un bacino unico servirebbe a poco, sia perché non previsto dal regolamento vigente sulla concorrenza, sia perché allungherebbe ulteriormente l’agonia dei trasporti in Basilicata creando ulteriore caos.
La Filt Cgil, che sul piano di bacino si è espressa in maniera possibilista rilevando alcune criticità come il taglio di chilometri, parzialmente recuperati, o la mancata decongestione del traffico nei grandi centri con hub alle porte di Potenza e Matera con ingresso solo dei servizi urbani, resta convinta – ribadisce il segretario della Filt Cgil Basilicata – che l’impianto dei tre Utor sia una scelta valida ed equilibrata fra concorrenza e limitata frazionabilità dei servizi.
Ancora una volta – conclude Ditella – denunciamo come scelte assunte dalla politica senza condivisione con il sindacato e in autonomia, in assenza di una intermediazione con chi opera nel settore ogni giorno, si siano rivelate completamente sbagliate”.