Potenza, 16 giugno 2020 – “Le recenti affermazioni rilasciate ad un quotidiano locale dal delegato Cus dell’Unibas in merito alla gestione del Centro Universitario Sportivo di Potenza, non sono assolutamente rispondenti alla realtà dei fatti”.
Ad affermarlo è Tommaso Margiotta, ex vicepresidente e attuale direttore generale del CUS dell’Università degli Studi della Basilicata, che rimanda al mittente le accuse di “mala gestione” che l’ingegner Marco Vona ha rilasciato in un’intervista lo scorso 3 giugno.
“Negli ultimi nove anni abbiamo sempre chiuso i bilanci in pareggio – afferma Margiotta – oltre ad aver apportato alla struttura interventi importanti come la modernizzazione del parco attrezzi, il rifacimento dell’impianto di illuminazione, la pavimentazione in erba del campo di calcetto. Attività che non si sarebbero mai potute realizzare esclusivamente con il contributo dell’Università. Contributo che l’Ateneo non ha stanziato negli ultimi due anni”.
“Come è facilmente comprovabile prendendo visione dei registri, gli studenti universitari hanno sempre rappresentato il 70 per cento dei nostri iscritti mentre, per quanto riguarda gli esterni, abbiamo fissato una quota mensile (di quaranta euro) assolutamente in linea, se non superiore, al costo di iscrizione di molte palestre private”, afferma ancora Margiotta smentendo quindi la dichiarazione dell’ingegner Vona secondo il quale il Cus Potenza avrebbe “agito secondo logiche imprenditoriali, dando priorità ad attività e spazio a numerosi praticanti non studenti universitari, operando in sostanziale concorrenza agli impianti sportivi privati del capoluogo”.
“Per quanto riguarda l’affermazione secondo la quale il CUS non ha prestato le cure dovute alla struttura, va precisato che quattro anni fa è stata presentata formale richiesta al Comitato dello Sport per l’esecuzione di interventi di ristrutturazione degli spogliatoi. Richiesta più volte sollecitata allo stesso Comitato, ma mai presa in carica. Ed essendo tale autorizzazione necessaria per quel tipo di intervento, trattandosi di manutenzione straordinaria, i lavori non sono mai stati effettuati”, afferma ancora il direttore generale che sulla questione commissariamento spiega: “Il Cus Potenza è stato commissariato non per mala gestione, come il professor Vona vuol lasciare intendere, ma in seguito alle mie dimissioni dalla carica di vicepresidente, formalizzate il 10 luglio 2019, e alle dimissioni del presidente, Francesco Chiriaco, avvenute dopo pochi mesi. Dimissioni determinate entrambe da motivi personali. Ragione per cui, come da prassi statutaria, il CUS è stato commissariato”, chiarisce Margiotta.
“Negli anni della nostra gestione, dal 2010 al 2019, il CUS di Potenza ha sempre svolto la propria attività rispettando in maniera assoluta le finalità statuarie, diffondendo e potenziando l’educazione fisica e l’attività sportiva universitaria (come dimostrato dal numero sempre crescente di iscritti), valorizzando lo sport quale diritto sociale attraverso l’istituzione e l’incremento di servizi a favore degli studenti, universitari e non. Lo confermano anche gli importanti risultati sportivi raggiunti nei Campionati Nazionali Universitari (due ori, tre argenti e cinque bronzi conquistati); gli ottimi piazzamenti nel basket, nel rugby a 7 e nel calcio a 5; i diversi premi CONI assegnati agli atleti, ai tecnici e ai dirigenti del Cus”, sottolinea Margiotta.
“Se qualcuno vuole provare a screditare il lavoro svolto mettendo oggi a rischio la riapertura del CUS e la posizione dei dipendenti che vi lavorano, lo facesse carte alla mano senza dire menzogne e senza buttare fango su chi ha sempre lavorato in modo trasparente e con il massimo rispetto delle istituzioni, degli studenti e delle persone in generale”, conclude Margiotta.