Venerdì 12 giugno 2020 – Nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza e condotte dai Carabinieri della Compagnia di Venosa (PZ), è stata data esecuzione a 4 misure cautelari disposte dalla Sezione Riesame del Tribunale di Potenza.
Nella circostanza sono stati attinti da misura cautelare agli arresti domiciliari per associazione per delinquere, finalizzata, a vario titolo, al compimento dei reati di concorso in corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, concorso in induzione indebita a dare o promettere utilità,. turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico:
Antonio Lichinci. geometra e dipendente dell’Ufficio tecnico del Comune di Venosa;
Nicola Calabrese, funzionario dell’Ufficio Difesa del Suolo della Regione Basilicata;
Andrea Calabrese, architetto in Melfi;
Mario De Feudis, Ingegnere in Venosa.
Detto provvedimento è stato emesso a seguito di parziale accoglimento del ricorso proposto il 14 novembre scorso dalla Procura della Repubblica avverso l’ordinanza emessa dal GIP di Potenza che il 13 novembre 2019 aveva condotto all’esecuzione di misure cautelari a carico diciassette persone ritenute responsabili di reati contro la pubblica amministrazione ma non di associazione per delinquere.
Le indagini condotte dai Carbinieri della Compagnia di Venosa avevano preso avvio nel marzo 2018 dall’arresto in flagranza del reato di concussione di Antonio Giuzio, funzionario dell’Ufficio Difesa del Suolo di Melfi.
Erano durate circa un anno ed avevano consentito di documentare – attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali, acquisizioni documentali, sommarie informazioni testimoniali, consulenze tecniche – diffuse condotte illecite.
Due i principali filoni delle indagini, riguardanti la gestione del Comune di Venosa sino al maggio 2019 e le condotte illecite,poste in essere da alcuni degli indagati nell’ambito delle attività amministrative espletate presso l’Ufficio Difesa del Suolo di Melfi.
VEDI: (https://www.ufficiostampabasilicata.it/in-evidenza/corruzione-misure-cautelari-per-17-tra-amministratori-e-funzionari-i-nomi/)