Martedì 9 giugno 2020 – Con una lettera al Presidente della Regione, Vito Bardi, e all’Assessore Francesco Fanelli, il Presidente dell’Anci Basilicata, Salvatore Adduce, esprime disappunto per la mancanza di condivisione e persino di basilare informazione sulle attività che riguardano le attività della forestazione.
“I Sindaci lucani – afferma Adduce – sono increduli per non essere stati minimamente coinvolti nelle varie fasi che hanno portato all’approvazione del POA 2020 predisposto dall’Ufficio Foreste per avviare i lavori di forestazione”.
Al netto della consegna delle schede tecniche, frettolosamente richieste ai Comuni ed utili all’Ufficio Foreste regionale per redigere gli indirizzi tecnico-amministrativi ed affidare al Consorzio di Bonifica la predisposizione della relativa progettazione, come da D.G.R. n. 180 del 12.03.2020 di fatto nessun dialogo è stato realizzato con gli Enti Locali.
I Sindaci – sostiene Adduce – non sono stati sufficientemente coinvolti nelle fasi propedeutiche, ritrovandosi un Piano Operativo che non contiene interventi finalizzati a migliorare il nostro patrimonio forestale e tantomeno ad ampliarne di molto la fruibilità per integrarsi con i PAF dei Comuni (Piani di Assestamento Forestali).
Si perde in tal modo – ribadisce Adduce – l’occasione per determinare innovazioni in un settore che assorbe risorse finanziarie notevoli. Vengono persino ridotti gli interventi a tutela del verde urbano e periurbano, di cui invece i Comuni hanno urgente bisogno per il decoro urbano e, soprattutto in questo momento, per motivi igienico-sanitari.
I Sindaci non sono stati informati neppure sulla data ufficiale di inizio dei cantieri forestali, data che, ad oggi, ancora non risulta ufficialmente comunicata.
Tutto ciò, peraltro, proprio mentre stiamo attraversando una tremenda emergenza sanitaria che avrebbe dovuto comportare maggiore sinergia e coinvolgimento dei Sindaci ed interlocuzioni precise e puntuali per informarli: sull’esatta esecuzione del progetto nel territorio di ciascuno; sul preciso numero di lavoratori coinvolti; sul piano di sicurezza relativo ai lavori; sulla fornitura di DPI (nota già dolente negli anni pregressi); sulla formazione dei lavoratori (ci si chiede, ad esempio, come è stata organizzata l’attività lavorativa di cantieri che hanno 30/100 addetti).
Per non dire che dagli atti ufficiali non si evince alcuna certezza sul numero di giornate lavorative che verranno espletate da parte degli addetti al settore forestale, che paiono ridursi rispetto agli anni precedenti, tantomeno sull’esistenza dell’integrale copertura finanziaria per attuare il POA 2020.
“Nonostante il ritardo, conclude il Presidente dell’Anci, le chiedo di predisporre un incontro per porre rimedio a tale incresciosa situazione”.