Martedi’ 2 giugno 2020 – “Tra gli aiuti elargiti dalla Regione nessuna risorsa è stata destinata alle società calcistiche di livello professionistico presenti sul territorio”.
E’ quanto dichiara il Consigliere Comunale di “IDeA-Cambia”di Potenza Antonio Di Giuseppe.
“Anche la squadra del capoluogo Potenza Calcio che è riuscita a far sorridere e gioire negli ultimi anni non solo i propri tifosi ma l’intera città, avendo raggiunto traguardi ritenuti fino a poco tempo fa impensabili, ha “sofferto” questi mesi di blocco forzato.
L’emergenza sanitaria che ha investito il nostro paese ha costretto tutti noi a modificare e per certi versi a rinunciare a gran parte delle nostre abitudini. Una di queste – dichiara Di Giuseppe – è stata proprio il dover fare a meno delle classiche domeniche allo stadio, a fare a meno delle emozioni e di un entusiasmo che il gioco del calcio sa regalare.
Una passione che è stata lasciata sopita per molto tempo e che da ieri è stata “rianimata “con la ripresa dei campionati di serie A.
Una ripresa che non ha fatto i conti con l’incertezza economica che aleggia su gran parte dei club professionistici presenti in regione. La ripartenza sarà dura per molti; la gran parte degli imprenditori del mondo del calcio infatti faranno fatica a garantire la tenuta in vita delle proprie società sportive; le perdite subite sono state tante e coprirle con risorse provenienti dalle proprie attività significa per molti compromettere la continuità aziendale di realtà economica anch’esse fortemente danneggiate da questa crisi.
Chi ha creduto in questi progetti – sostiene Di Giuseppe – non può essere lasciato solo dalle istituzioni; il calcio professionistico non può vivere e sopravvivere, in un momento così difficile, solo con gli aiuti provenienti dal privato.
L’attaccamento alla “maglia “, il senso di appartenenza e il radicamento storico – culturale alla propria squadra non bastano. La perdita degli incassi da stadio, la riduzione delle sponsorizzazioni da parte delle imprese del territorio, il crollo delle entrate derivanti dai diritti TV porteranno la macchina del calcio professionistico a doversi fermare, spegnendo inevitabilmente i sogni di molti tifosi e di un’intera comunità.
La partita in gioco è alta e gli organi locali non possono continuare a rimanere “in panchina “nell’attesa che Roma o i vertici della FIGC prendano decisioni in merito.
È importante intervenire in tempo per garantire che il calcio professionistico lucano non venga cancellato.
Chiediamo che la Regione, evitando di commettere altri falli, presti attenzione anche a queste realtà consapevoli di quanto lo sport sia importante per le comunità locali, di come il calcio sia un veicolo di inclusione e di aggregazione sociale per far sì che la nostra terra possa raggiungere un buon risultato anche in questo campo.
Il contributo di tutti – conclude Di Giuseppe – è importante ed è fondamentale che l’esempio venga in primis dalle istituzioni per contribuire a rafforzare quel senso di partecipazione che ci tiene uniti non solo nello sport ma in tutte quegli aspetti della vita che ci fanno sentire una comunità”.