Mercoledì 27 maggio 2020 – “Nessuna autorizzazione ad Eni di emettere nell’aria inquinanti “in quantità maggiori rispetto al passato”. La giunta regionale, con la delibera n. 329 adottata il 15 maggio, non ha inteso concedere deroghe di alcun tipo alla compagnia petrolifera. Tutt’altro”. Lo precisa l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, replicando alla nota a firma di Giambattista Mele /Medici per l’Ambiente.
“L’interpretazione della dgr è sbagliata. L’atto in questione risponde semplicemente alla richiesta della società di far entrare in funzione al Cova due torri quando il termodistruttore principale è spento. Evento che si è verificato più volte negli ultimi anni e che è giustificato dagli interventi di ottimizzazione e manutenzione straordinaria. In ogni caso l’attivazione dei due termodistruttori di riserva avverrà, comunque, nel rispetto dei flussi di massa autorizzati. A tal proposito, l’Eni dovrà comunicare i flussi di massa cumulativi dei tre punti emissivi. La Dgr in questione, quindi, mantiene inalterati i limiti emissivi ed il flusso di massa e non incide, come fa intendere il dott. Giambattista Mele, sul piano di qualità dell’aria della Val d’Agri, né sul protocollo di monitoraggio del Cova. Consente, invece, un puntuale controllo sulle matrici ambientali di cui Comune di Viggiano, è costantemente e puntualmente informato. Siamo mille miglia lontani, dunque, dall’avere concesso una “licenza di inquinare”: Vogliamo rassicurare i lucani e, in particolare i cittadini della Val d’Agri, che l’esecutivo Bardi pone tra i suoi obiettivi prima la salute e l’ambiente. Obiettivo che, per quello che ci riguarda, non verrà mai meno”.