Venerdì 15 maggio 2020 – Sono stati sottoposti a tampone nasofaringeo i detenuti e i dipendenti (tra personale di Polizia penitenziaria e personale civile) della Casa Circondariale “Antonio Santoro” di Potenza.
“Siamo contenti della reciproca collaborazione con l’Azienda Sanitaria di Potenza – ha affermato il direttore della casa circondariale di Potenza, Maria Rosaria Petraccone – Un’attività importante svolta con grande spirito di cooperazione da tutto il personale medico, infermieristico e dirigenziale dell’Asp che ha assicurato una puntuale azione di prevenzione, anche sui nuovi arrivi, in un ambiente delicato e di facile contagio”.
“La mappatura delle carceri rientra tra le attività di screening delle strutture a più alto rischio di contagio per tipologia di utenti e per motivi strutturali”, ha affermato il direttore generale dell’Asp, Lorenzo Bochicchio. “Quella svolta all’interno del carcere potentino, con l’importante collaborazione del personale dell’istituto, si aggiunge all’azione capillare dell’Asp sul territorio. A breve completeremo lo screening di tutti gli istituti penitenziari presenti nella provincia di Potenza”.
“Ad oggi – ha aggiunto Bochicchio – grazie anche all’attività delle Unità Speciali Covid-19, che stanno dando prova di grande efficienza, abbiamo quasi completato la mappatura delle strutture, all’incirca una novantina, che ospitano situazioni di fragilità, all’interno delle quali la presenza di casi positivi asintomatici può diventare un pericoloso vettore di diffusione del virus (case di riposo, Residenze Sanitarie Assistenziali, case di riabilitazione psichiatrica, reparti di riabilitazione e lungodegenza, case alloggio, etc). D’accordo con l’Assessorato regionale alla Salute, con la contestuale somministrazione di tamponi naso-faringei e di test sierologici, abbiamo condotto un importante studio epidemiologico – il primo in Italia di questa tipologia – sulle popolazioni di Moliterno e di Tricarico, in quest’ultimo caso di concerto con l’ASM; metodologia di indagine che estenderemo a tutte le ex zone rosse della Basilicata. Abbiamo avviato lo screening delle Forze dell’Ordine e dei molti cittadini rientranti in Basilicata da altre regioni, nonché sottoposto a test diagnostico il personale dell’Azienda. Tutto quanto unitamente all’ordinaria sottoposizione a tampone naso-faringeo dei cittadini sintomatici, paucisintomatici o sospetti di infezione”.
“I risultati sin qui ottenuti, davvero significativi in termini di tempestività e numerosità dei test diagnostici effettuati, dicono della professionalità e dell’impegno del personale di questa Azienda, al quale va il ringraziamento di tutti noi”, conclude Bochicchio.