Giovedì 7 maggio 2020 – “Anche questa mattina proviamo a dar corpo alle urgenze che avveriamo. Credo che occorre in questo paese porre la questione della qualità della nostra democrazia in un momento storico nel quale a me sembra evidente che la linea di confine tra totalitarismi e democrazie reali va sempre assottigliandosi per porre la questione del diritto di un popolo a poter conoscere per deliberare, laddove a me sembra evidente che anche su questa vicenda cinese ci sia stato attentato ai diritti politici del cittadino”.
E’ quanto ha dichiarato Maurizio Bolognetti, Segretario Regionale dei Radicali Lucani, nella manifestazione di disobbedienza civile che ha tenuto davanti alla sede della Rai a Potenza.
Da Latronico a Potenza “solo” come ha anticipato in un comunicato con il quale ha lanciato la sua iniziativa.
A sorreggerlo “solo la forza delle idee, la convinzione che occorra provare a far argine allo sfascio che incombe, alla strage di diritto, diritti e legalità che, per dirla con Marco Pannella, ha per inevitabile corollario la strage di popoli”.
Non molla, Bolognetti. E spiega il motivo: “Perché in tempi in cui monta il confinamento del dettato costituzionale e di una democrazia che è sempre più democrazia reale, occorre “Non mollare”.
Non molla e denuncia. Denuncia il silenzio su quello che accade in Cina, paese dove si arrestato i dissdenti, medici e giornalisti. Questi ultimi per aver rivelato notizie sulle vere cause del Coronavirus.
Bolognetti chiede anche che la Rai renda noto i contenuti del memorandum sottoscritto con China Media Group e racconti quello che realmente accade in Cina.
Bolognetti al termine della manifestazione ha fatto sapere di essere stato multato per violazione del DL 19/2020.
Dal confinamento lucano, perché in tempi in cui monta il confinamento del dettato costituzionale e di una democrazia che è sempre più democrazia reale, occorre “Non mollare”.