Giovedì 30 aprile 2020 – A ieri, mercoledì 29 aprile, nell’invaso di Monte Cotugno, la diga in terra battuta più grande d’Europa, vi erano 185 milioni 820mila metri cubi netti di acqua; 66milioni424mila in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Una capacità ridotta rispetto al massimo previsto che supera i 400 milioni di metri cubi.
Al di là delle stagioni siccitose, la presenza nell’invaso di meno acqua è dovuta ad una disposizione della Direzione generale per le dighe del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per un problema tecnico: le paratoie degli scarichi di fondo e di mezzofondo possono operare esclusivamente tramite un generatore di emergenza.
Problema che è in via di soluzione, avendo la Giunta regionale riprogrammato i fondi europei del Po Fesr-Fsc, pari a 2.885.000 euro, per finanziare opere edili su manufatti esistenti e il ripristino degli impianti elettrici.
Ne dà notizia l’assessore regionale all’ambiente, Gianni Rosa.
“La decisione dell’esecutivo lucano – afferma – supera lo stallo creatosi a seguito di quanto accaduto nella scorsa legislatura che ha determinato la perdita dei fondi stanziati dal ministero dell’Agricoltura. Con il nostro intervento – prosegue Rosa – potranno essere realizzate opere di manutenzione e ammodernamento che permetteranno di accumulare l’acqua nell’entità massima prevista”.
A tal proposito l’assessore alle Politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli, ha espresso soddisfazione per il provvedimento che permetterà di “meglio utilizzare la diga e poter programmare serenamente l’utilizzo dell’acqua in favore dell’agricoltura nei periodi estivi”.