Martedì 28 aprile 2020 – “Quando si agisce può capitare che qualcuno resti non proprio soddisfatto dell’operato ma ad oggi le voci di disapprovazione si levano da più parti. Logicamente tutti sono consci che il governo si trova a gestire una situazione che tre mesi fa se l’avessimo narrata l’interlocutore di turno avrebbe avuto giusti motivi per pensare che si trovasse a discutere con un narratore di fantasie holliwoodiane, ma così non è’, purtroppo”.
Lo afferma Vincenzo Telesca, consigliere comunale di Italia Viva al Comune di Potenza.
“Alla lettura del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri la CEI subito e’ intervenuta facendo presente che le chiese, con le giuste distanze, devono riprendere ad accogliere i fedeli. Nulla è stato disposto per le agenzie di viaggi, pur prevedendo la ripartenza dell’attività alberghiera, delle strutture di ricezione e dei mezzi di locomozione.
Giustamente il Governo ha proceduto a far ripartire i cantieri con le dovute cautele e gli accorgimenti relativi alle distanze sociali ed ai dispositivi di protezione. Ma ha valutato l’impatto economico? Quanto incideranno sul prezzo d’appalto i dpi? Quanto gli spostamenti degli operai, dovendo rispettare le distanze sociali? Di quanti giorni si prolungherà’ il tempo di esecuzione dell’opera, non potendo rispettare il cronoprogramma, per via degli obblighi imposti dal distanziamento sociale e per adempiere a tutti gli accorgimenti per la tutela della salute? Tutto ciò sembra essere stato lasciato solo a carico dell’imprenditore, il quale dovrà eseguire la medesima opera in base ad una offerta formulata ante-Covid, ma con costi della sicurezza e durata della stessa duplicate. Molte imprese per non fallire saranno costrette a risolvere i contratti di appalto causando così un maggior danno anche agli enti committenti ed un blocco della produzione ed un ulteriore tracollo dell’economia reale. Si agisca, dunque, imponendo per gli appalti pubblici l’allungamento dei termini contrattuali e l’utilizzo dei ribassi per incrementare gli oneri della sicurezza, andando così a calmierare il dispendio economico delle imprese ed evitando maggiori danni. Se si valuta correttamente l’impatto di tale possibile intervento, che per la portata generalizzata non potrà che essere di iniziativa statale, si vedrà che lo stesso non avrà’ riflessi negativi sulle casse degli enti che già hanno stabilito, nei quadri economici, di utilizzare anche le somme derivanti dai ribassi d’asta. Quindi, senza bisogno di ricercare ed impegnare nuovi fondi si aiuteranno realmente le imprese, linfa dell’economia italiana, a ripartire con il piede giusto”, conclude Telesca.