Venerdì 17 aprile 2020 – Convocato dal Prefetto di Potenza, Annunziato Vardè, si è riunito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, per programmare le attività di monitoraggio del disagio sociale ed economico, nonchè di prevenzione e contrasto dei fenomeni criminosi e di ogni forma di illegalità, connessi alla situazione di emergenza che sta attraversando il Paese e che potrebbero riflettersi sulle azioni necessarie per la ripartenza economica.
Alla riunione hanno partecipato, oltre ai vertici delle Forze territoriali di Polizia, il Presidente della Provincia di Potenza, il Sindaco di Potenza, il Presidente dell’Anci Basilicata, il rappresentante della Commissione Regionale dell’Abi ed i Presidenti di Confindustria e della Camera di Commercio della Basilicata.
In apertura, il Prefetto Vardè, dopo aver premesso che i servizi di controllo del territorio svolti dalle Forze di Polizia, con la collaborazione dei militari dell’Esercito e delle Polizie Locali, hanno permesso di contenere notevolmente la diffusione del contagio da Covid-19 in provincia, sottolinea che è necessario programmare per tempo la cosiddetta “Fase 2”, quella in cui bisogna sostenere il rilancio delle attività industriali e produttive del territorio, di pari passo con le misure di contenimento ancora necessarie non essendo stato ancora azzerato il rischio dei contagi.
Al riguardo, secondo le direttive del Ministro dell’Interno, occorre – è stato detto – accompagnare la ripresa con un attento monitoraggio del disagio sociale, tramite l’attivazione di sportelli di ascolto e la promozione di iniziative di solidarietà a vantaggio delle fasce di cittadini con maggiori difficoltà nonchè una continua vigilanza sull’attuazione delle misure di sostegno al bisogno di liquidità delle famiglie e delle imprese adottate dal Governo.
In merito, il Presidente dell’Anci, Salvatore Adduce, ha assicurato che i cittadini più bisognosi hanno ricevuto il bonus alimentare previsto dal Governo – integrato con un apposito fondo stanziato dalla Regione – distribuito a livello locale dai sindaci nei propri comuni.
Per quanto concerne le misure finanziarie varate con il decreto cd. “Cura Italia” (D.L. 17 marzo 2020, n. 18), si è fatto il punto sull’attuazione delle misure economiche di sostegno ai lavoratori autonomi e privati (bonus di 600 euro) e sui finanziamenti previsti per il rilancio delle piccole, medie e grandi imprese ed aziende del Paese.
In proposito, il rappresentante dell’Abi ha assicurato che le banche sono pronte a fare la loro parte nell’erogazione dei prestiti garantiti dallo Stato. In linea con il protocollo attuativo Sace, saranno in grado di procedere alla concessione dei finanziamenti in tempi brevi.
Risulta anche che l’Inps ha cominciato ad erogare il “bonus” a sostegno dei lavoratori autonomi e dei titolari delle partite IVA.
Il Presidente della Camera di Commercio, Michele Somma, ha riferito che le suddette procedure si stanno svolgendo nei tempi tecnici necessari.
Anche il rappresentante di Confindustria, nel sottolineare la necessità della ripresa, ritiene che allo stato non si ravvisano situazioni di tensione ed auspica il celere corso delle procedure finalizzate alla attuazione delle misure di sostegno previste.
In conclusione della riunione, il Prefetto ha preannunciato che le specifiche problematiche connesse al rischio delle infiltrazioni mafiose nelle attività connesse alla ripresa economica, con particolare riferimento agli appalti pubblici, saranno esaminati in un’apposita Conferenza Regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza mentre ai fini di prevenire il rischio usura sarà attivato l’Osservatorio antiusura.