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Letto Modarelli (FI): “Le luci e le ombre dell’Ospedale da campo a Policoro”
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Modarelli (FI): “Le luci e le ombre dell’Ospedale da campo a Policoro”

USB - Ufficio Stampa Basilicata 13 Aprile 2020
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Policoro (Mt), lunedì 13 aprile 2020 – “Sono trascorsi tre giorni da quando il nostro Primo cittadino ha messo a conoscenza tutti noi della prossima installazione su Policoro di un ospedale da campo come strumento precauzionale per l’emergenza Coronavirus, notizia che, oltre a smuovere gli animi di tutti i policoresi, non ha lasciato immobili alcuni consiglieri di minoranza, i quali, ignari di tutto, hanno, da indignati, prontamente invitato il Sindaco al confronto e ai chiarimenti in merito”.  

“A distanza di un giorno e nonostante l‘incontro, però – rende noto il Consigliere di Forza Italia Gianluca Modarelli – questi chiarimenti non solo non sono stati conferiti (mi riferisco tanto al Sindaco quanto all’Assessore regionale alla sanità) ma le acque sembrano ulteriormente intorbidite dalle nuove, nuovissime e diverse dichiarazioni emerse su più fonti e da più parti tra loro a dir poco contraddittorie. Premettendo che la mia posizione – afferma Modarelli – in questo particolare e delicato momento non vuole riflettere quella dello schieramento politico, ma il bene salute di tutti noi, ritengo doveroso, in nome della mia funzione, apportare un contributo alla Comunità nei termini del dissenso o del compiacimento verso tale decisione, ma ciò non può avvenire se non mi mettono, ci mettono, nelle condizioni di vederci chiaro. Che lo stato emergenziale abbia potuto portare a fare scelte senza il coinvolgimento immediato può accettarsi; che l’aggiungersi di altre risorse mediche e strutturali possano rappresentare un’opportunità in più per curarci può essere ragionevole e conveniente; che l’aleatorietà del Covid-19, ad oggi, sia un dato imprescindibile e pertanto azioni precauzionali siano obbligate, non ci sono dubbi; ma non si può accettare una scelta a scatola chiusa”. 

“Come tutte le cose – continua il Consigliere comunale – essa serba luci ed ombre e, quando queste non vengono rischiarate da principio, la bilancia pende, inevitabilmente, verso le ipotesi più negative. Del resto, queste non sono state nemmeno fugate dall’ultimissima dichiarazione offertaci domenica di Pasqua da parte del Sindaco, il quale ci è apparso preoccupato più di giustificare la correttezza di una scelta che dal riportare le ragionevoli motivazioni a suo supporto”.

“Era così gravoso per il Sindaco, prima di conferire disponibilità a nome della Comunità, informarsi e informarci su tutti gli aspetti e caratteristiche di questo “Ospedale”? Quali le difficoltà nel rendere noto se si tratterà di un’installazione di supporto o di autonoma gestione? Questo “presidio” accoglierà e curerà i malati gravi? In caso negativo, e, cioè, se si tratterà di presidio di mera accoglienza dei casi di lievi entità, in ipotesi di aggravamento, siamo sicuri non intasi il nostro già precario sistema regionale sanitario? E poi, aldilà degli incerti numeri di pazienti da accogliere, così difficile farci comprendere il luogo dell’installazione e le motivazioni ad avallo? E, soprattutto, quale il livello di sicurezza dai contagi di tali strutture?”.

“Pertanto – conclude Modarelli – finché non saranno chiare modalità, efficienza e sicurezza di questi presidi, non potrò condividere tale scelta, perché nel mio cuore c’è la mia città, la sua salute, la sua economia e soprattutto ogni singolo cittadino nella sua grandiosa unicità, che, sono sicuro, non avrebbe remore a vagliare nella migliore direzione la sua solidarietà se gli si dipana, senza ombra alcuna, la VERITÀ”. 

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