Domenica 12 aprile 2020 – Con una lettera aperta inviata al Ministro della Salute, Roberto Speranza, al Vice Ministro Pierpaolo Sileri, al Commissario Straordinario per l’emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, al Presidente della Giunta Regionale, Vito Bardi, all’assessore alla Salute, Rocco Leone, e ai sindaci di Potenza e Policoro, Mario Guarente ed Enrico Mascia, l’Unione Sindacale di Base esprime tutte le sue perplessità sulla decisione di realizzare due ospedali da capo, uno a Potenza, l’altro a Policoro.
“Il Governo -si afferma nella lettera – ha deciso di dislocare uno degli ospedali da campo, donati dal Qatar, in Basilicata. Evidentemente di tale decisione erano a conoscenza le istituzioni regionali e i sindaci di Potenza e Policoro: i due comuni interessati.
Infatti pare che l’ospedale destinato alla Basilicata sarà suddiviso in due : uno, da 200 posti, a Policoro, l’altro, da 300 posti, a Potenza. Dunque chiediamo :
– se l’emergenza in Italia riguarda la fornitura di dispositivi di protezione individuale, la disponibilità di test diagnostici, di medici e infermieri, a cosa servono 3 ospedali da campo?
– Quale sarà la destinazione di questo ospedale, non essendo credibile che possa ospitare pazienti COVID, provenienti anche da altre regioni, che abbiano lievi sintomi, come dichiarato nel TG3 Regione di venerdì sera? Sarà invece destinato a situazioni di emergenza, anche o soprattutto extraregionali? E con quale personale specializzato?
– Se così fosse, che senso ha dislocare questo ospedale in Basilicata e non in regioni limitrofe, quali la Puglia e la Campania?
– Se in Basilicata, come confermato dall’assessore Leone, i posti letto COVID disponibili sarebbero circa 200 nei vari ospedali della regione, a che serve un ospedale da campo?
– Perché, mentre il sindaco di Policoro ha almeno informato i propri cittadini, il sindaco di Potenza, invece, ha taciuto e tace su tale questione? Intanto nell’area di Macchia Romana, compresa tra l’ospedale e l’università, pare abbiano già scaricato il materiale necessario al montaggio del tendone e delle attrezzature.
– E’ accettabile che alcuni cittadini di Policoro, recatisi venerdì mattina, presso la sede comunale, per chiedere spiegazioni al sindaco Mascia, e rispettando tutte le norme di sicurezza e distanze previste dal DPCM, si siano visti recapitare a casa, dalle forze dell’ordine, verbali di infrazione o denuncia? Stiamo sconfinando in uno Stato di Polizia anticostituzionale?
A tutto ciò – si sostiene nella lettera aperta – i cittadini lucani hanno diritto a una risposta, chiara, argomentata e sensata, magari evitando di utilizzare un linguaggio da propaganda sulle meravigliose donazioni, che nell’emergenza attuale, hanno il senso della beffa.
Al contrario, – è la proposta che fa l’Unione Sindacale di Base -questi impianti potrebbero avere un senso e costituire un’opportunità, se fossero strutturati come centri di formazione, aggiornamento e ricerca continui, sulle patologie infettive, per medici generici, medici specialisti, infermieri, volontari di alcune associazioni, personale della protezione civile; centri di programmazione e gestione di piani epidemiologici, formando in tal modo personale specializzato.
Nella lettera aperta si faceva riferimento anche ad una precedente lettera inviata al Ministro Speranza, firmata da oltre ottocento persone per la quale si attende ancora una risposta.
Con essa si poneva tutta una serie di questioni, relative alla gestione dell’emergenza Coronavirus in Basilicata. (VEDI: https://www.ufficiostampabasilicata.it/coronavirus/coronavirus-preoccupati-per-la-gestione-in-basilicata-878-cittadini-e-due-associazioni-scrivono-ai-ministri-speranza-e-lamorgese)