Venerdì 10 aprile 2020 – Le segreterie regionali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs chiedono che con estrema urgenza all’ospedale San Carlo di Potenza vengano effettuati i tamponi su tutti i lavoratori e le lavoratrici dei servizi appaltati all’azienda (mensa, pulizie, ausilariato, vigilanza).
Nonostante le ripetute richieste alla direzione generale dell’azienda ospedaliera regionale, ancora oggi – denunciano i responsabili sindacali – ci arrivano segnalazioni di lavoratori e lavoratrici che attendono il tampone nonostante l’accertato contatto con positivi o ai quali ancora non è stata data comunicazione del tampone effettuato da giorni, addirittura dal 24 marzo scorso.
Una situazione divenuta ormai inaccettabile. Ci sembrano davvero inutili le giustificazioni apportate dall’ospedale nello sciorinare numeri su ricoveri e decessi quando la situazione è ancora quella descritta e nessun impegno a tal proposito è stato assunto.
Eppure presidi ospedalieri molto più piccoli, come il Crob di Rionero, hanno subito accolto le nostre richieste, estendendo il tampone a tutti i lavoratori che, a vario titolo, operano all’interno della struttura.
Allo stesso modo non ci rassicurano le dichiarazioni del direttore dell’Asp Lorenzo Bochicchio che ha ammesso la difficoltà nel reperire i tamponi sul mercato, ammettendo un “limite” – queste le sue parole – nell’azione di monitoraggio di pazienti Covid.
I casi in Basilicata continuano a crescere, anche se con lentezza come nel resto d’Italia. Se davvero vogliamo cogliere l’invito del presidente del Consiglio Conte e del comitato scientifico nazionale a non abbassare la guardia, è necessario – si sostiene nella nota – agire sul territorio velocemente. Ciò significa tamponi a tutti i lavoratori, non solo sanitari, in tutti i presidi ospedalieri lucani, compresi quelli periferici.
Qualora non dovessimo ottenere risposte in tempi celeri non escludiamo il blocco dei servizi, nella tutela della salute dei lavoratori, delle loro famiglie e dei cittadini lucani tutti.