Martedì 31 marzo 2020 – “L’ICL stima le infezioni di COVID-19 in Italia al 28 marzo: 9,8% della popolazione, 5.9 milioni di casi. Capite perché i numeri che sentite in tv alle 18 non hanno molto significato? Capite perché l’Italia ha tanti morti in più rispetto alla Germania?”.
Con questo tweet Roberto Burioni, medico, professore di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e Direttore scientifico Medical Facts, mette in discussione i dati forniti quotidianamente dalla Protezione Civile.
“Questa stima non è mia – precisa Burioni – ma dei ricercatori dell’Imperial College di Londra, tra i migliori studiosi di epidemiologia al mondo”.
Dal link (VAI) potete leggere il lavoro e capire la metodologia che hanno seguito per trarre queste conclusioni.