Domenica 29 marzo 2020 – “Ci confronteremo a inizio settimana con gli esperti e confidiamo che ci portino ottime notizie. Noi ci manteniamo sempre vigili per adeguare le nostre valutazioni sulla base delle loro raccomandazioni”. Lo ha detto ieri sera il premier Giuseppe Conte durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Ho appena firmato un dpcm che dispone 4,3 miliardi a valere sul fondo di solidarietà dei Comuni – ha aggiunto Conte – Con ordinanza della protezione civile aggiungiamo a questo fondo 400 milioni, un ulteriore anticipo che destiniamo ai comuni col vincolo di destinarlo alle persone che non hanno i soldi per non fare la spesa. Da qui nasceranno buoni spesa ed erogazioni di generi alimentari”.
Iniziativa che il sindaco leghista di Potenza, Mario Guarente, definisce “una presa per i fondelli”. Con un video su Facebook, il primo cittadino del capoluogo lucano ha espresso la sua “totale insoddisfazione” per le misure adottate dal governo a sostegno delle fasce più deboli dei 7904 Comuni italiani. Facendo un rapido conto, Guarente, calcola che ai potentini “in difficoltà”, spetterebbero poco più di 28 euro a testa.
Guarente afferma infatti che i 4,3 miliardi di cui parla Conte sono un anticipo sul fondo di solidarietà comunale, fondo che – dice il sindaco – viene riconosciuto ai Comuni già in maniera ordinaria e che trova già un impegno all’interno dei bilanci. Non si tratta quindi di un fondo straordinario. Le risorse aggiuntive “reali” – afferma Guarente – sono i 400 milioni di euro previsti dalla misura. Fondi inadeguati visto il momento di emergenza in cui si trovano, oltre le fasce deboli, anche professionisti e commercianti. “Se al Comune di Potenza dovesse essere riconosciuto un importo di un milione di euro – spiega il sindaco – staremo parlando di 14,28 euro procapite. Immaginando di dover riconoscere questi soldi al 50% degli abitanti si tratterebbe dell’ennesima beffa perpetrata ai danni dei Comuni, dei sindaci e degli amministratori”, afferma Guarente.