Partita da Bollate (MI) l’iniziativa – realizzata grazie alla collaborazione tra personale di Cisco, della Cooperativa Universo e degli istituti di pena – ad oggi aiuta detenuti e famiglie di 30 carceri italiane a restare in contatto, e i numeri aumentano di giorno in giorno.
Il rigido distanziamento sociale resosi necessario in questo periodo ha un impatto ancora più profondo su chi vive in contesti dove le relazioni sono già di per sé limitate, come le carceri. Cisco, azienda che già da molti anni è presente in diversi istituti di pena italiani con i programmi di formazione Networking Academy rivolti al reinserimento sociale dei detenuti, ha messo a disposizione la piattaforma Cisco Webex – normalmente usata per le videoconferenze e la collaborazione in ambito aziendale – e il supporto necessario, per dare la possibilità di continuare a tenere i colloqui previsti, ma in forma virtuale.
L’iniziativa è stata avviata a metà marzo nel carcere di Bollate (MI), struttura in cui la collaborazione con Cisco è ormai ventennale, per poi essere condivisa e adottata in un numero di istituti crescente, a oggi 30, che aumenta di giorno in giorno. Dal Regina Coeli di Roma a San Vittore a Milano, dalla casa circondariale di Aosta a quella di Gela in Sicilia, si sta realizzando un progetto che rientra nell’impegno di responsabilità sociale dell’azienda, e si basa su una presenza di lunga data e quindi su una conoscenza delle particolari caratteristiche di queste realtà. Cisco Webex, disponibile con licenza gratuita da scaricare online, si acquisisce in pochi minuti su qualsiasi dispositivo, non impegna eccessivamente le infrastrutture tecnologiche presenti negli istituti di pena e – cosa particolarmente importante perché si possa comunicare in modo ricco ed efficace – è di facile e immediato utilizzo anche per i familiari dei detenuti.
Avviene così che si possano fare ogni giorno anche 30/40 colloqui, coinvolgendo quindi un numero significativo di persone che possono continuare così ad esercitare il proprio diritto alla relazione con i familiari, in un momento che sta mettendo alla prova duramente tutti i cittadini del nostro paese.
Per estendere questa iniziativa in così breve tempo, si sono rivelati importanti due elementi: la collaborazione aperta e disponibile con il personale degli istituti e l’azione della Cooperativa Universo creata da Lorenzo Lento – che da quando vent’anni fa entrò nel carcere di Bollate, come istruttore della prima Networking Academy Cisco creata in un carcere, ha formato oltre 1.000 studenti e studentesse tra i detenuti, molti dei quali hanno trovato occasione di riscatto grazie alle competenze acquisite.