Mercoledì, 25 marzo – All’Adoc ( Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori) più parti viene segnalato, in questa ultima settimana, l’aumento dei prezzi dei beni che in questo momento sono da considerarsi di primissima necessità.
“Ci riferiamo – afferma in una nota il Presidente dell’Adoc Basilicata, Nino D’Andrea – soprattutto ai prodotti dell’agricoltura quali ortaggi e frutta di provenienza nazionale, ai prodotti quali salumi, latte e formaggi/lattici, oltre a prodotti per la pulizia personale e della casa.
Molti utenti, che nel rispetto delle direttive impartite si recano a far la spesa, subiscono aumenti che alcune volte sono superiori al 20% rispetto all’inizio del periodo emergenziale.
Tali aumenti – sostiene D’Andrea – sono assolutamente ingiustificati e fortemente speculativi, specie in questo momento di difficoltà per i consumatori italiani che, molte volte, vedono ridotti se non addirittura azzerati, per svariate ed incontrollabili dinamiche, le loro fonti di reddito.
Dagli scaffali, e questo si aggiunge ai fenomeni appena denunciati, sono sparite – denuncia D’Andrea – le offerte che le reti di distribuzione sono solite fare e ci riferiamo in particolare alla scontistica praticata fino “all’altro ieri”.
Difatti mentre sui siti nazionali – https://www.doveconviene.it/iper-e-super – sono riportate numerose offerte sui prodotti sopra elencati negli scaffali dei negozi potentini tali offerte, molto spesso, non sono presenti.
Ci rendiamo conto che i prezzi li fa il mercato, ma è anche vero che il sempre richiamato e generale “senso civico” in questo momento non alberga in molti “commercianti potentini”.
ConD’Andrea sollecita “un controllo della situazione, per quanto di rispettiva competenza, finalizzato ad un contenimento dei prezzi al consumo dei beni di prima necessità”.