Sabato, 14 marzo 2020 – Nel distretto di Puglia e Basilicata nei giorni scorsi in molte case circondariali si sono registrate manifestazioni di protesta con gravi disordini e, per quanto riguarda il carcere di Foggia, con numerosi detenuti, alcuni dei quali non sono stati ancora rintracciati.
Per il segretario segretario regionale U.S.P.P. Puglia e Basilicata, Vito Messina, si tratta di “Una tragedia già annunciata. Quanto è accaduto nei giorni scorsi era possibile evitarlo: “L’occupazione e la conseguente evasione di massa “assurda” da parte dei detenuti è la dimostrazione lampante dell’inadeguatezza della struttura Foggiana dal punto di vista della sicurezza, non adeguata allo spessore criminale dei detenuti ospitati.
Nonostante i gravi segnali già registrati sin dalla domenica 8 marzo, dice Messina “perché non si è fatta prevenzione aumentando di fatti i livelli di sicurezza come hanno fatto altre strutture? Il poco personale trovatosi in servizio ha cercato – afferma Messina – di evitare che la situazione degenerasse completamente, adoperandosi al fine di riportare l’istituto in sicurezza, incontrando molte difficoltà, mostrando tanta professionalità.
“Alla luce di quanto accaduto – prosegue Messina – andrebbe colmata la grave carenza di personale che è stata denunciata da tutte le OO.SS., il grave sovraffollamento (tipo foggia la presenza di oltre 600 detenuti ed una capienza regolamentare di poco superiore ai 350 posti detentivi) e sicuramente non trascurabile è la pesante “robustezza” presente nelle strutture della criminalità organizzata operanti sul territorio, come affermato dai magistrati dell’Antimafia in più occasioni: “La mafia locale è feroce”.