Sabato, 14 marzo 2020 – Carissimi, stiamo vivendo giorni segnati da un forte senso di precarietà. Mai come in questo momento constatiamo quanto la nostra esistenza è sempre un bene a rischio. Mai come ora sentiamo di appartenere gli uni agli altri. Confidiamo che la medicina possa fare il suo corso aiutata dalla scienza così da trovare presto unantidoto che sconfigga il virus. Tuttavia, come credenti, sappiamo che “il nostro aiuto viene dal Signore”(Sal 123): è solo Lui, infatti, che può far conoscere anche ai ricercatori il vero e il bene come splende aisuoi occhi.
È per questo motivo che vorrei invitare la nostra Chiesa diocesana e tutti coloro che vorranno unirsi a noi a una serie di iniziative volte a non smarrire il senso della presenza del Signore in mezzo a noi e la comunione nell’unica Chiesa.
• Chiedo che da questa sera (sabato 14 marzo), ogni giorno alle 19.00, suonino le campane di tutte le nostre chiese e ci si ritrovi per la preghiera dell’Angelus e la “Preghiera in questo tempo di prova” (usando il testoche già vi ho inoltrato e che trovate allegato a questo messaggio). Sul sito della Diocesi è disponibileper ogni giorno un sussidio di preghiera più articolato, a cura della nostra Segreteria PastoraleDiocesana.
• Inoltre, dalla notte di domenica 15 e lunedì 16 (dalle 22.00 alle 7.00) fino alla fine di questa crisi sanitaria, invito tutti i sacerdoti che lo desiderano, a celebrare la S. Messa a un orario tra quelli sopraindicati.
Proprio mentre tutti riposano, vogliamo assicurare una sorta di staffetta eucaristica nellacertezza che “non si addormenta, non prende sonno il custode d’Israele” (Sal 120).
Come già in antico i grandi Patriarchi, come già i nostri Santi Patroni, come la Vergine Maria nel Sabato Santo, sentiamocome primo impegno di carità pastorale l’intercessione per tutti i nostri fratelli.
L’iniziativa è estesa anche a tutti i sacerdoti della nostra nazione che vorranno unirsi a noi.
• Il 19 mano, Solennità di S. Giuseppe Sposo della B.V. Maria, Custode della S. Famiglia ePatrono della Chiesa universale, accogliendo le indicazioni della Presidenza della CEI, alle ore 21.00ci uniremo con tutta la Chiesa che è in Italia per la preghiera del Rosario.
Alle finestre delle case si propone di esporre un piccolo drappo bianco o una candela accesa.
Al termine del Rosario, chiedo che i sacerdoti che ne hanno la possibilità, celebrino per esprimere maggiormente la comunione ecclesiale,la S. Messa portando davanti al Signore tutte le intenzioni di preghiera dei propri fedeli.
• Venerdì 20 marzo vivremo a livello diocesano la “Giornata di preghiera e di digiuno” per impetrare dal Signore la cessazione di questa epidemia, meditando personalmente la Via Crucis.
Invoco su tutti voi la benedizione del Signore in attesa di potervi incontrare e salutare personalmente in occasione delle mie visite alle varie comunità parrocchiali.