Il riferimento è alla presunta fuoriuscita di greggio da un serbatoio di pre-trattamento in data 10 gennaio 2020 nell’impianto del centro oli di Corleto Perticara, di cui abbiamo appreso solo dagli organi di stampa in data 18 febbraio che avrebbe determinato, per la pulizia dell’area interessata, l’impiego di decine di autocisterne arrivate presumibilmente dalle regioni limitrofe, Luciano CILLIS, Portavoce alla Camera del M5s e
componente della XIII Commissione (Agricoltura), presenta la seguente interrogazione al Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare al quale ha chiesto:
- se e quali iniziative il Governo intenda assumere, per quanto di competenza, in relazione a quanto sopra esposto per conoscere la reale entità dello sversamento e dei danni provocati e quali misure di bonifica siano state predisposte;
- se il Governo intenda adottare le iniziative di competenza per effettuare verifiche, anche per il tramite del Comando dei Carabinieri della tutela dell’ambiente, circa i fatti esposti e sospendere, al fine degli accertamenti, in via precauzionale le autorizzazioni alla messa in produzione del centro Oli «Tempa Rossa» di Corleto Perticara.
“Da quanto si è appreso – afferma Cillis – (e lo ribadisco, solo dal 18 febbraio 2020 e solo dagli organi di stampa), in data 30 gennaio – quindi dopo ben 20 giorni dal presunto incidente – la Regione Basilicata ha chiesto chiarimenti in merito alla TOTAL che, ha risposto (indicando le cause dell’incidente e le misure che sarebbero state adottate) con nota del 7 febbraio 2020, ovvero il giorno dopo aver sottoscritto l’accordo con la Regione Basilicata! È lecito quindi chiedersi se, sia la TOTAL che la Regione Basilicata, abbiano fornito o meno, ai cittadini lucani, piena informazione sull’incidente. Forse perché la probabile divulgazione di tale notizia avrebbe potuto compromettere la chiusura dell’accordo? Purtroppo, da anni, i Lucani si sono dovuti abituare a simili “incidenti”, sin ora però accaduti nell’altro centro oli di proprietà dell’ENI a Viggiano ma, se venisse confermata così tanta sfrontatezza e superficialità anche per “Tempa Rossa”, le compagnie petrolifere confermerebbero (purtroppo) il loro modus “operandi e tractandi” irrispettoso, non solo verso le Istituzioni locali ma, soprattutto, verso le popolazioni”, conclude Cillis.