L’emergenza coronavirus dal spunto di vista di Maurizio Bolognetti. Il segretario regionale dei Radiali Lucani coglie l’occasione per denunciare contraddizioni, fughe in avanti, tentativi non del tutto celati di addossare agli altri colpe che sono proprie.
Insomma, per Bolognetti la vera emergenza rimane quella democratica, dei diritto, dei diritti. Un tema caro al segretario dei Radicali Lucani, per la tutela dei quali porta avanti da anni una battaglia altrettanto democratica.
Di seguito l’analisi di Bolognetti della situazione attuale.
“Fuoco amico, fuoco nemico, smarcamenti e marcature, fughe in avanti e retromarce.
Questa Italia scombinata non sta dando certo buona prova di sé e, per dirla tutta, da due mesi a questa parte stiamo assistendo a un autentico carnevale.
Chi ieri era definito allarmista, fascista e razzista, oggi si ritrova a viaggiare a braccetto con quello di sinistra con il bollino blu e chi ieri minimizzava, in poche ore, poco ci è mancato che arrivasse ad introdurre la legge marziale (vedi disposizioni governative).
C’è chi evoca il complotto e chi ci ricorda che in realtà la terra è piatta; chi brandisce virus e batteri a mo’ di clava e chi racconta che la diffusione del Covid-19 sia stata innescata in Cina dal perfido Donald Trump.
In tutto questo nessuno sembra voler ricordare che virus e batteri c’erano prima di noi e probabilmente ci saranno anche dopo di noi.
C’è quello che pensa che l’OMS sia una associazione a delinquere e chi, pur di tirare acqua al suo mulino, racconta che il covid-19 è come una comune influenza, considerazione palesemente smentita dai dati ufficiali diffusi dal regime di Pechino, che si appresta tra l’altro ad addebitar pallottole anche a chi violerà alcune disposizioni.
A perdersi, in tutto questo bailamme, è il necessario equilibrio, il senso di responsabilità e il necessario rigore.
Onestà intellettuale? Zero! Anzi, meno di zero.
Il virus diventa di destra, di sinistra o di centro e le dichiarazioni e le prese di posizione, troppo spesso, son figlie non dei fatti, ma dell’appartenenza a questa o quella parrocchia del settantennio.
Un ex sindaco di un paese della Valle dell’Agip, a mezzo facebook, da del “peracottaro” al Presidente della Giunta regionale, ma evita accuratamente di usare lo stesso metro di valutazione nei confronti del governo in carica.
Siate almeno coerenti, avrei voglia di dirgli. Intanto, prosegue ininterrotta nell’Italia del settantennio di metamorfosi del male e di banalità del male la messa in quarantena del diritto, dei diritti, della Costituzione e della democrazia. Una quarantena, quest’ultima, assai perniciosa. Siate onesti, siate dignitosi. C’è un rischio e va affrontato al meglio. Senza panico e con rigore”.