POTENZA, lunedì 24 febbraio 2020 – Avvocati respinti perché in arrivo da Milano, a causa del rischio coronavirus. E’ quanto accaduto questa mattina a Potenza dove sono in corso alcuni processi a carico di dirigenti di Eni sulla gestione delle estrazioni in Val d’Agri. Processi evidentemente destinati a slittare se dovesse protrarsi questa situazione.
Lo riporta in un articolo pubblicato sul Quotidiano del Sud il collega Leo Amato.
A invitare i legali della compagnia petrolifera che ha sede a San Donato Milanese a risalire in macchina e tornare indietro sono stati gli addetti alla vigilanza del palazzo di giustizia del capoluogo lucano sulla base dell’ordinanza annunciata ieri sera dal presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, che prevede la quarantena obbligatoria per chiunque arrivi o sia stato in Lombardia, Liguria, Emilia Romagna Veneto e Piemonte negli ultimi 14 giorni.
Da questa mattina – si legge ancora nell’articolo di Amato – gli addetti alla vigilanza muniti di mascherina stanno infatti controllando l’origine di chiunque entri nel palazzo di giustizia, contattando i numeri dell’emergenza Coronavirus ogni qualvolta si presenti qualcuno che arriva dalle cosiddette regioni a rischio, a cui viene consigliato di lasciare la regione senza intrattenersi oltre, pena l’obbligo di quarantena per 14 giorni in Basilicata.