La chiusura delle edicole è sempre più accentuata in Basilicata dove i punti vendita giornali sono complessivamente circa 350, di cui il 40% sono edicole (vale a dire rivendita principale di giornali). Le edicole sono quelle che subiscono di più la crisi con chiusure – in 15 anni – del 45%, mentre i punti vendita (bar, tabacchini, ecc.) resistono meglio.
Rispetto al 2013, il reddito medio delle imprese del commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici in Basilicata è sceso più della media nazionale, di circa un quarto, e ormai sei edicole su 10 realizzano utili (ante imposte) di 8-9mila euro l’anno o meno.
Sono i dati impietosi dello Snag (sindacato nazionale autonomo giornalai) aderente a Confcommercio.
È lo specchio della crisi dell’editoria, che – sottolineano Snag e Confcommercio – sta costringendo migliaia di addetti nell’intero Paese a lasciare abbassate le saracinesche o, nel migliore dei casi, a diversificare la propria attività con il pagamento bollette, vendendo biglietti dei trasporti e quant’altro. Certamente sono cambiate le abitudini degli italiani, che tendono a informarsi più che altro sulle edizioni online, ma – sostiene Confcommercio Potenza – non è solo questo. Gli edicolanti sono stati lasciati soli, come se non ci si rendesse conto che togliere l’ultima pedina delle filiera significhi di fatto azzoppare la filiera stessa.
Il 2019 in Basilicata è coinciso con il doppio cambiamento di mandato distributivo, un avvicendamento che lo SNAG ha seguito puntualmente organizzando due incontri, uno a Potenza e l’altro a Matera.
Entrambi i subentri sono diretta conseguenza delle politiche di accorpamento che proseguono in tutta Italia nell’ambito della Distribuzione Locale e che non sempre aiutano a migliorare la situazione delle edicole. Proprio per questo, lo Snag conferma il suo ruolo di sentinella sul territorio, al fine di monitorare questi cambiamenti e dialogare con i Distributori Locali di zona per risolvere eventuali problemi che si dovessero verificare con gli edicolanti.
“Nell’occasione abbiamo illustrato a tutti i rivenditori di giornali, presenti numerosi nelle due assemblee, le criticità che si possono verificare durante un cambio di Agenzia – spiega il Vicepresidente Nazionale Renato Russo – È stata dedicata particolare attenzione anche all’aspetto economico, in particolare alla gestione dei pagamenti degli estratti conto, poiché a debito per quanto riguarda il nuovo Distributore Locale e a credito, invece, per il Distributore Locale uscente. Abbiamo suggerito di attenzionare e trattenere i pagamenti al fine di evitare anticipazioni inutili”, continua Russo .
Per il Presidente nazionale SNAG Andrea Innocenti: “Senza interventi urgenti, ė fin troppo facile prevedere un 2020 altrettanto drammatico dell’anno appena finito. Non ci sono più scuse. Abbiamo bisogno di risposte concrete. Dal Governo e dagli Editori. Possibilmente in tempi brevi. In attesa di risposte dall’esecutivo, ci siamo mossi anche su altri fronti. Con Poste Italiane è stato avviato un tavolo di confronto per valutare la possibilità di una partnership nella logistica, mentre a livello locale abbiamo sollecitato un incontro con i Presidenti di alcune Regioni ed estenderemo l’invito a tutti i Governatori per sottoporre un pacchetto di proposte a salvaguardia delle edicole dei territori”.