I militari della Compagnia di Viggiano (PZ), insieme ai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e personale dell’ASP – Medicina e Sicurezza Ambienti di Lavoro – di Potenza, nel corso di servizi finalizzati a contrastare l’intermediazione illecita e lo sfruttamento del lavoro, oltre che favorire il rispetto delle norme di settore, hanno controllato un circolo ricreativo privato del luogo, individuando, tra i presenti, otto lavoratrici “in nero”, con compiti di “intrattenitrici di sala”, una delle quali deteneva illegalmente sostanze stupefacenti.
I carabinieri, entrando nottetempo nel locale, con l’ausilio di un’unità antidroga del Nucleo Cinofili Carabinieri di Tito (PZ), hanno sorpreso alcuni avventori in compagnia delle otto donne, tutte straniere, ad eccezione di una, di origini tunisine, bielorusse, bulgare, brasiliane e romene, di età compresa tra i 29 e i 55 anni, in possesso di regolare permesso di soggiorno. Una sola non ne era in possesso.
Nell’approfondire le verifiche, è stato accertato come le stesse fossero però assunte “in nero”, senza che vi risultasse alcuna documentazione obbligatoria prevista per il loro impiego.
In aggiunta, è emerso che il locale in realtà operava con uno statuto da circolo privato, ovvero di “associazione senza scopo di lucro, per favorire lo sviluppo delle attività di promozione sociale, di attività culturali, sportive, ecc,”.
Inoltre, è stato possibile stabilire l’utilizzo dell’impianto di videosorveglianza senza autorizzazione e l’assenza di altri importanti documenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, che certificano attività ricreative del genere.
Al termine dei controlli, il titolare, un 83enne del posto, è stato deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per le violazioni riscontrate. Inoltre, nei suoi confronti, sono stati comminate sanzioni previste dalle norme vigenti che, nel caso di specie, ammontano a 47.000 euro, con la conseguente emissione del provvedimento di sospensione dell’attività lavorativa e le contestuali prescrizioni per l’eliminazione delle irregolarità rilevate.
Per di più, nella circostanza, i Carabinieri hanno denunciato anche due delle otto donne, una per detenzione illegale di droga, essendo stata colta in possesso di 3 grammi circa di “hashish”, e l’altra per la mancata esibizione di documenti personali attestanti la regolare presenza nel territorio dello Stato.