Pronte le procedure di mobilità e licenziamento.
I gravissimi ritardi nell’erogazione dei corrispettivi di servizio dovuti da parte della regione e degli Enti affidanti, costituiscono la causa delle difficili condizioni economiche in cui versano le aziende private di trasporto di Basilicata.
L’arretrato complessivo – superiore ai 40 milioni di euro – pone gli operatori nell’impossibilità di onorare i contratti con i fornitori e garantire il puntuale pagamento degli stipendi, situazione che mette a rischio centinaia di posati di lavoro e potrebbe causare in certi casi l’apertura della procedura di mobilità.
Problematiche che comportano come logica conseguenza un ulteriore disservizio per l’utenza che non vede garantito il diritto alla mobilità con servizi adagiati.
L’ANAV Basilicata con la conferenza stampa di questa mattina ha voluto rispedire al mittente le critiche mosse al sistema delle aziende che operano nel settore del trasporto privato, “rifiutando ogni pretestuoso addebito sullo stato di crisi del trasporto pubblico locale in Regione”, ponendosi quale parte diligente ad un piano di rilancio per l’intero settore.
Le responsabilità secondo ANAV vanno ravvisate in politiche di gestione errate che risultano ancora più evidenti se si considera che i servizi TPL su gomma permettono la mobilità del 95% dei passeggeri.
“Inoltre ANAV Basilicata– si legge nel comunicato – evidenzia che condizione al superamento della crisi, è l’accettazione con regolarità da parte delle province delle fatture emesse con riferimento alla trimestralità 2020 e della certificazione del credito relativo al IV trimestre 2019”.
Di seguito l’intervista al presidente di ANAV Basilicata, Giulio Ferrara