Da poco meno di mezzora – mentre scriviamo sono le 00,25 di venerdì 31 gennaio – l’Inghilterra è fuori dall’Europa.
“Una folla brexiteer riunita a Westminster Square – riporta l’Ansa – esplode in un boato di giubilo, nel canto dell’inno nazionale (God Save the Queen), fra fuochi d’artificio slogan e una marea di Union Jack a sventolare sotto il cielo di Londra”.
La Brexit diventa realtà.
Un passaggio epocale che Gianni Pittella, eletto nel 1999 al Parlamento europeo, dal 2009 al 2014 vicepresidente dell’Europarlamento, commenta con questa nota.
“Un giorno triste per l’Europa e il rammarico che il gruppo socialista al
Parlamento europeo perda tanti amici e compagni di grande valore.
L’Europarlamento oggi, prendendo atto della Brexit, vota l’uscita di 73
parlamentari britannici. Con molti di questi abbiamo collaborato a lungo per la costruzione di un’Europa più giusta, più prospera, più unita e, con tutti i parlamentari laburisti, abbiamo lottato strenuamente ma senza successo per la permanenza dell’isola brtannica in Europa e contro il ritorno a pericolosi sovranismi e nazionalismi.
Ora, anche se politicamente sconfitti, ci auguriamo – prosegue Pittella – un accordo che regolamenti l’uscita della Gran Bretagna nel modo meno dannoso possibile per i rapporti tra questa e l’Unione, per la libera circolazione, la libertà di commercio e intrapresa e soprattutto la libertà di studio, di lavoro e di stabilimento dei cittadini dell’Unione nel Regno Unito e del Regno Unito nei Paesi dell’Unione.
Penso anzitutto i tanti italiani che vivono e lavoro in Gran Bretagna e che necessitano di ogni tutela e sostegno.
Un personale abbraccio – conclude Gianni Pittella – al capogruppo inglese Richard Corbett. La sua tempra morale e la sua visione politica sono certo continueranno a farsi sentire ed apprezzare nella politica inglese a sostegno dei valori europei”.