Il Gup del Tribunale di Potenza, Ida Iura, ha rinviato a giudizio quattro persone per la morte di Antonio Caggianese, il giovane di Potenza che perse la vita il 26 febbraio di due anni fa, all’età di 27 anni, mentre lavorava all’interno dell’azienda Ageco di Tito Scalo nel turno di pomeriggio.
Morì a seguito di un politrauma da schiacciamento dopo essere rimasto incastrato in alcuni ingranaggi della macchina vagliatrice dei rifiuti.
Le persone rinviate a giudizio con l’accusa di omicidio colposo e violazione della norma antinfortunistica sono Antonella Cafaro (amministratore dell’azienda), Giovanni Agoglia (direttore tecnico), Donato Scarano (responsabile del servizio prevenzione e protezione dell’azienda) e Carmine Aliuzzi (amministratore dell’azienda responsabile della fornitura del macchinario in cui il giovane rimase incastrato e perse la vita).
Il Gup ha anche ammesso come parte civile l’Anmil, l’Associazione Nazionale mutilati e invalidi del lavoro.
La famiglia di Antonio Caggianese, difesa dagli avvocati Daniele De Angelis e Daniele Masiello, era stata già ammessa come parte civile nel procedimento.
Il processo si terrà davanti al giudice monocratico di Potenza il 2 luglio 2020.
Fonte: Claudio Buono