La Giunta regionale ha aprovato il Piano dei fabbisogni del personale 2019/2021. Per il biennio 2019-2020 previste 220 assunzioni.
Il documento aggiorna le previsioni del Piano 2018/2020 con le cessazioni del personale avvenute al 31 agosto 2019 (in tutto 109 dipendenti e 6 dirigenti andati in pensione nel 2018 e nel 2019) e prevede, in base alla legislazione vigente, che almeno il 50 per cento dei posti disponibili sia destinato alla stabilizzazione dei due bacini di precariato indicati dalla legge Madia: 112 posti saranno oggetto di una selezione aperta alla platea dei circa 170 cococo in possesso dei requisiti richiesti, mentre 15 posti saranno destinati a quanti erano stati assunti part time.
A questi si aggiungono le assunzioni rivolte all’esterno, attraverso le consuete procedure pubbliche (concorsi, mobilità, scorrimento graduatorie in vigore), che saranno 45 per l’annualità 2019 (6 dirigenti, 36 posti di categoria D) e 39 per l’annualità 2020 (3 dirigenti, 30 dipendenti di categoria D, 5 di categoria C e 1 di categoria B).
Sono infine 20 i posti destinati al personale già in servizio in Regione per le cosiddette “Progressioni verticali”: 7 di categoria D e 3 di categoria C per il 2019 e 7 di categoria D e 3 di categoria C per il 2020.
“Il governo regionale, nel rigoroso rispetto delle disposizioni di legge che regolano la materia del personale, ha scelto – ha dichiarato il Presidente della Giunta Regiovale, Vito Bardi – di dare una risposta importante alla platea dei precari che da anni collaborano con la nostra Regione ed ha previsto al tempo stesso un congruo numero di assunzioni da conseguire con procedure di evidenza pubblica e destinate alla platea dei giovani lucani che hanno studiato ed hanno diritto a coltivare le proprie aspettative”.
“Si tratta di un primo segnale che intendiamo dare per un cambiamento vero e atteso dai cittadini lucani – ha aggiunto il Presidente della Regione – nel segno della trasparenza e del rafforzamento delle professionalità presenti in Regione.
La nuova stagione che stiamo avviando – ha concluso Bardi -punterà sempre più al superamento del precariato e all’affermazione dei principi di meritocrazia che devono essere il cardine portante dei processi di efficientamento della pubblica amministrazione”.