Dal 5 dicembre, e per dieci giorni, quattro giovani artisti professionisti sono presenti nella cittadina valnocina, in residenza artistica, per dar vita al progetto “Lauria Revolution”.
Gli artisti -Alice Pagotto, Ilaria Vecchio, Laura De Pedro e Andrea Filippini- sono invitati a realizzare uno spettacolo dal vivo capace di evocare le atmosfere e le suggestioni della storica resistenza all’invasione francese del 1806, episodio che ha segnato in maniera drammatica da un lato la memoria della comunità lauriota, a causa delle centinaia di vittime che quell’episodio produsse, e dall’altro il destino della città, che si avviò a un lento declino economico e politico, nonostante fosse il centro più grande e importante di tutta la Valle del Noce. Lo faranno provando a creare parallelismi emotivi tra la Lauria dell’epoca e quella di oggi, creando intrecci narrativi tra le esistenze di quel tempo e quelle degli abitanti del tempo presente che, affrontando sfide diverse, rinnovano costantemente il sentimento di appartenenza al luogo natio.
Gli artisti sono dunque impegnati ad affrontare una full-immersion nella storia del luogo, nei suoi usi, consuetudini, tradizioni, in modo da poter cogliere gli aspetti fondamentali dell’identità locale, utili a costruire la performance teatrale che avrà due repliche, sabato 14 e domenica 15 dicembre, alle ore 18 presso la sala “Cardinal Brancati” (largo Sanseverino). Lo stanno facendo anche attraverso laboratori di comunità volti a coinvolgere attivamente la popolazione. Per meglio favorire la loro rapida integrazione nella comunità locale, ogni giorno vengono accolti da una famiglia lauriota, col fine di condividere attorno al desco tanto le memorie storiche della città, quanto i sapori che essa tradizionalmente sa offrire.
Il progetto, finanziato da apposito bando Mibact, in occasione di Matera2019, patrocinato dall’assessorato alla cultura del Comune di Lauria, con la direzione organizzativa di ISSBAM e Ulloa e il sostegno attivo di Legambiente Lauria e Forum dei Giovani, vanta la direzione artistica del regista – già vincitore del Nastro d’Argento 2015 – Nicola Ragone.