“È un accordo valido e importante per una regione che ha bisogno di lavoro, un accordo che porterà lavoro e ricerca nel nostro territorio e coinvolgerà anche l’Università e il Cnr, il che non è cosa da poco, e che sicuramente qualificherà il territorio”. Così il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi ha commentato la firma del Contratto di sviluppo proposto da Fca Melfi che è stato firmato oggi nella sede del MISE.
A sottoscrivere il documento, oltre al ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ed al presidente Bardi, Pietro Gorlier, chief operating officer del gruppo Fca per Europa e Nord Africa, l’assessore all’Internazionalizzazione delle Regione Piemonte Fabrizio Ricca e l’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri. Presente per la Regione Basilicata anche l’assessore alle Attività produttive Francesco Cupparo.
Per il ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli “si tratta certamente di un accordo significativo, per l’azienda e per il territorio, per le ricadute dirette e indirette che lo stabilimento ha, perché è uno stabilimento che non farà soltanto automobili ma farà anche ricerca. Un accordo che in prospettiva prevede ricerca e sviluppo e quindi siamo molto orgogliosi di poterlo sottoscrivere grazie alla contribuzione del Ministero, della Regione Basilicata e della Regione Piemonte”.
Gorlier si è detto orgoglioso dello stabilimento di Melfi, sottolineando che si tratta di un progetto che tra l’altro riguarda una produzione che prima veniva fatta oltre oceano. È interesse di tutti – ha aggiunto – avere un approccio più ecologico alla mobilità.
L’assessore Cupparo ha sottolineato in particolare “l’investimento sulle energie alternative, soprattutto sulla realizzazione della nuova Compass, che sarà fatta a Melfi sia nella versione ibrida che in quella elettrica. Ma la cosa importante è che finalmente nella nostra regione la cassa integrazione dovrebbe finire, e pare che ieri ci sia stato un accordo per anticipare a febbraio l’attività per la Compass”.
Il Contratto di sviluppo presentato da FCA Melfi prevede investimenti complessivi per circa 137 milioni di euro, di cui 99 milioni di euro per investimenti produttivi in Basilicata e 38 milioni di euro per un progetto di ricerca di cui circa 35 milioni di euro in Piemonte e 3 milioni di euro in Basilicata. In Basilicata saranno realizzati complessivamente investimenti per 102 milioni di euro. Il Contratto è cofinanziato per 26,4 milioni di euro dal Ministero dello Sviluppo economico, per 2 milioni di euro dalla Regione Basilicata e per 1,5 milioni di euro dalla Regione Piemonte e prevede la realizzazione di investimenti produttivi presso lo stabilimento di Melfi e di un progetto di ricerca e sviluppo, ad opera delle imprese aderenti FCA Italy e CRF, presso le sedi di Torino e Melfi.
Il programma di investimenti produttivi dell’importo di circa 100 milioni di euro è finalizzato all’ampliamento della capacità produttiva delle versioni elettrificate delle automobili prodotte nello stabilimento di Melfi, Jeep Compass nella versione PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicle). L’investimento è cofinanziato per circa 17,1 milioni di euro dal MISE e per 1 milioni di euro dalla Regione Basilicata.
Il progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale denominato “Ricarica”, realizzato dalle imprese aderenti al gruppo FCA Italy e CRF, è finalizzato allo studio di nuove soluzioni architetturali per la realizzazione di veicoli con propulsione puramente elettrica in uno scenario di mercato post 2024. Il Progetto, dell’imporro di circa 2,9 milioni di euro, è cofinanziato con circa 1,4 milioni di euro dal MISE e con 1 milione di euro dalla Regione Basilicata. Le attività di ricerca industriale relative all’autotelaio e al battery case – inizialmente previste in Piemonte – sono state attribuite al Campus per l’Innovazione del manufacturing di Melfi. Previsto anche il coinvolgimento dei Centri di Ricerca presenti in Basilicata e dell’Unibas.
Il Contratto di sviluppo prevede anche una serie di garanzie sui livelli occupazionali e produttivi dello stabilimento di Melfi. Gli investimenti previsti consentiranno il graduale reintegro del personale in temporaneo esubero (3.400 lavoratori) ad oggi gestito attraverso il ricorso al contratto di solidarietà ed il passaggio degli occupati dagli attuali 7.311 ai 7.411 lavoratori nel 2021, compatibilmente alla salita produttiva legata alla domanda di mercato attesa. A ciò si aggiunge il personale occupato nell’indotto e nel progetto di ricerca.