“La fotografia sui dati Caritas ci consegna un Italia dove circa 4 pensionati su 10 percepivano nel 2018 meno di mille euro al mese, i nuovi pensionati hanno redditi medi sensibilmente inferiori.
In questo declino vengono coinvolti i pensionati lucani in una regione che risulta essere ricca di risorse quali acqua, petrolio, agricoltura, fabbriche piccole / medie e Fca”.
Lo dichiara il segretario dell’Ugl Matera, Pino Giordano.
“La povertà aumenta e si concentra soprattutto al Sud, con una forte incidenza in Basilicata. Gli ultimi dati descrivono una situazione drammatica dove 1 lucano su 4 è povero, ma il dato più sconcertante è che il 41% dei lucani è a rischio povertà.
Aumenta il numero di uomini che richiede assistenza con un età compresa tra i 45 e i 64 anni, mentre raddoppia in due anni la percentuale di giovani tra i 25 e i 34 anni seguiti stabilmente dai centri di ascolto.
I dati emergono dal report 2019 dalla povertà letta dai centri di ascolto Caritas. Non a caso – prosegue il sindacalista Ugl – sempre di più aumenta la mensa della povera gente, distribuire abiti ai poveri aiutati dalla Caritas, Croce Rossa ed associazioni di volontariato.
Nel Materano si registra un popolo sommerso che, con dignità, cerca di affrontare la sfida di ogni giorno: sopravvivere. Poveri è un problema che si nasconde tra le mura domestiche tra un affitto da pagare, un lavoro modesto o la cassa integrazione, la spesa al discount, tanti sacrifici per arrivare a fine mese tra bollette e rincari di acqua, luce, gas, benzina, assicurazioni auto, autostrade, servizi bancari e tasse locali.
La cosa più drammatica – conclude Giordano – è che nonostante il grido d’allarme-povertà lanciato su più fronti dall’Ugl, la politica continua ad operare con annunci ad effetto e proclami: senza un reale impegno di crescita non si consentirà l’uscita dall’isolamento geografico e culturale che sta fortemente penalizzando tutta la Basilicata degli ultimi decenni”.