Da domani, venerdì, 8 novembre, sull’intero territorio dell’Azienda Sanitaria di Potenza al via la campagna antinfluenzale.
Scopo:
Riduzione del rischio individuale di malattia, ospedalizzazione e decesso.
Riduzione del rischio di trasmissione a soggetti ad alto rischio di complicanze ed ospedalizzazioni.
Riduzione dei costi sociali connessi con morbosità e mortalità.
Elenco delle altre categorie per le quali la vaccinazione stagionale è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente.
Persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza:
‐ Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza.
‐ Soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza;
‐ Soggetti di età pari o superiore a 65 anni.
‐ Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale.
‐ Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti.
– Familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato).
– Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori.
– Medici e personale sanitario di assistenza in strutture che, attraverso le loro attività, sono in grado di trasmettere l’influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzale.
‐ Forze di Polizia.
L’influenza – si precisa in una nota dell’Asp a firma del direttore Sanitario Francesco Negrone – è una malattia respiratoria che può manifestarsi in forme di diversa gravità, che in alcuni casi, possono comportare ricovero in ambiente ospedaliero o addirittura exitus. Alcune fasce di popolazione possono essere maggiormente a rischio di gravi complicanze quali polmonite virale o batterica secondaria o peggioramento delle condizioni cliniche preesistenti.
Costituisce un notevole problema di Sanità Pubblica poiché, a causa della sua elevata trasmissibilità, colpisce un elevato numero di persone in un ristretto lasso di tempo, determinando quindi costi diretti ed indiretti, soprattutto in ragione delle complicanze ad essa correlate. Fermo restando che le forme più severe interessano in genere gli anziani ed i soggetti di qualunque età con presenza di patologie di base, si richiama l’attenzione circa l’importanza di vaccinare oltre ad essi anche gli operatori sanitari a contatto diretto con pazienti a più alto rischio di acquisizione/trasmissione dell’infezione influenzale.