POTENZA – Ottobre è ormai da anni ribattezzato il “mese rosa”, dedicato a una serie di campagne e iniziative per la prevenzione del tumore al seno. Anche il Comune di Potenza, su proposta del gruppo consiliare di Fratelli d’Iatlia, ha deciso di aderire alla campagna nazionale “Illuminiamo la prevenzione”, colorando di rosa la facciata del Palazzo di Città e organizzando un convegno dal titolo “Prevenire è Vivere”, che si è tenuto nel pomeriggio di ieri presso la Sala dell’Arco.
“L’ obiettivo – ha dichiarato Maddalena Fazzari, consigliera comunale di Fratelli d’Italia e componente dell’Ufficio di Presidenza, è quello “di sensibilizzare il pubblico femminile sull’importanza vitale della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella, informando il pubblico femminile anche sulle abitudini di vita correttamente sane da adottare e sui controlli diagnostici da effettuare”.
“La politica – ha commentato Michele Napoli, capogruppo Fdl al Comune – non può limitarsi a gestire la realtà, ma deve porsi un obiettivo molto più nobile, ovvero quello di cambiarla in positivo, con un importante impegno collettivo, proprio come dimostra questa iniziativa che vede la partecipazione di diverse personalità, operatori sanitari, corpi intermedi come le associazioni e tutte quelle persone che sulla propria pelle hanno vissuto questa esperienza. Con questo incontro si vuol promuovere la consapevolezza, con gentilezza e coraggio e con quel pizzico di sensibilità che dovrebbe contraddistinguere tutte le istituzioni”.
“E’ la prevenzione – ha sottolineato l’Assessore alle Pari Opportunità e Politiche Giovanili, Marika Padula – l’arma più potente che abbiamo per riuscire a sconfiggere questa malattia. Lo dico da donna impegnata in politica. Sarà mia premura organizzare momenti di confronto ed approfondimento, giornate gratuite per la divulgazione delle buone pratiche della prevenzione per sensibilizzare sempre più donne a prendersi cura della propria salute”.
“E’ necessario giocare d’anticipo – ha dichiarato l’oncologa Marianna Giampagna, dirigente medico dell’Unità Operativa di Oncologia dell’Ospedale San Carlo di Potenza. E per giocare di anticipo una delle principali opportunità è rappresentata dagli screening oncologici, anche se il loro utilizzo continua ancora ad essere lontano dai numeri auspicabili. In Basilicata si arriva ad una copertura del 70 per cento. Grazie comuqnue ai progressi della chirurgia e dei farmaci innovativi, la sopravvivenza delle pazienti si è notevolmente allungata. Secondo recenti statiche a 10 anni dalla diagnosi l’80 per cento delle donne è viva”.
Importanti anche lo stile di vita. “Evitare il sovrappeso, in quanto il grasso addominale è un fattore predisponente – commenta Sonia Policastro, biologa nutrizionista. È bene attenersi alla dieta mediterranea: frutta e verdura di stagione, elevato consumo di proteine di origine vegetale, pensiamo ai legumi, ridotto consumo di carne, ma soprattutto facciamo attività fisica”.
“È fondamentale anche il counseling oncogenetico quando ci troviamo di fronte ad una diagnosi di rischio – commenta la psicongologa Roberts Spatuzzi, borsista all’Hospice dell’Ospedale San Carlo. Il processo di comunicazione e informazione é molto importante non solo sul piano clinico ma anche su quello personale per le implicazioni psicologiche ed emotove. Attenzione anche a come si pensa ad una campagna di prevenzione. Se non si é attenti, si rischia di ottenere l’effetto contrario”. Precente anche l’associazione di volontariato Vivere Donna, da anni impegnata nel sostegno alle donne, dal momento della diagnosi, a tutto il percorso in day hospital. Ad allietare il convegno l’attrice Isabella Urbano che ha letto alcune poesie di autori famosi e alcuni passi del libro “C’era una volta un’ombra” scritto e illustrato da Mirella Donato, giovane donna che due anni fa ha “conosciuto il cancro”.