L’accordo che ha portato in Basilicata il tradizionale spettacolo di Capodanno «L’anno che verrà» in diretta su Rai1 per gli anni 2016, 2017, 2018 e 2019, fu sottoscritto nel 2015, con l’iniziale intento di celebrare a Matera tutte le edizioni della trasmissione televisiva, in virtù della nomina a Capitale Europea della Cultura, ed a seguito della scadenza del contratto che, fino ad allora, RAI Com aveva sottoscritto con la Regione Valle D’Aosta, e che si era svolto a Courmayeur, per tutta la durata dell’accordo. Stessa cosa era avvenuta, in precedenza, per Rimini, che aveva ospitato tutte le edizioni dal 2014 al 2011.
Giunta in Basilicata, la produzione è stata interessata da un inedito processo di “alternanza di location”, che ha inizialmente sorpreso anche Viale Mazzini, non abituata a dover, ogni anno, gestire i bisticci locali per le attribuzioni della trasmissione. L’accordo iniziale, del resto, prevedeva che Matera avrebbe ospitato l’evento dal 20015 al 2020, ma la “disseminazione dell’evento” era poi stata accolto comunque con favore, immaginando: «Un proficuo percorso – come spiegava all’epoca Viale Mazzini in una nota – che porterà di nuovo a Matera al termine del suo anno europeo della cultura. L’edizione 2015, in onda su Rai1 in diretta dalla città dei Sassi, aveva già aperto una prima stagione di collaborazione, un primo viaggio verso Matera 2019, per far conoscere al grande pubblico le ricchezze artistiche e naturalistiche della città patrimonio dell’Unesco dal 1993».
E si è quindi assistito, dopo la prima edizione svoltasi effettivamente nella nominata Capitale Europea della Cultura, ad un carosello di proposte e di location che sono state le più svariate ed, alle volte, poco comprese anche a livello nazionale. Non ultima la proposta di portare l’evento a Venosa, nel 2019, ma che poi “in zona Cesarini” si è deciso di realizzare a Matera, come logica avrebbe voluto, e come Rai alla fine ha preteso.
Il commento del Consigliere Regionale Vincenzo Acito, in quota Forza Italia, nel merito della questione “Siamo ora all’ottobre 2019, e si sentono serpeggiare brusii e bisbigli che vorrebbero spostare l’evento “L’anno che Verrà” nuovamente a Potenza. Come a dire, due (edizioni) a te e due a me. Queste logiche da “asilo Mariuccia” che hanno caratterizzato, nella passata amministrazione, la gestione di un evento che sarebbe dovuta essere programmatica, non hanno di fatto portato benefici reali alla Regione, e spesso hanno solo comportato disagi per tutti. Se deve prevalere, quindi, la logica del “promuovere i territori su scala nazionale”, come si è previsto che l’evento possa essere deputato a fare, allora che si prenda in considerazione la giusta candidatura del Metapontino, un territorio che, ora più che mai, necessita di promozione e di essere conosciuto, a livello nazionale, per le sue bellezze e ricchezze storico artistiche”.
Del resto, sempre il detto accordo RAICom e Regione «prevede tra l’altro la trasmissione nel corso del programma di Capodanno di iniziative di comunicazione istituzionale e di filmati dedicati alla promozione del patrimonio paesaggistico, naturalistico e turistico lucano. In un percorso ideale fino al 2019, la Basilicata, la sua storia, la cultura e naturalmente le bellezze senza tempo dei Sassi di Matera e di tutto il territorio lucano – si legge ancora nella nota – entreranno nelle case degli italiani e accompagneranno il pubblico nel nuovo anno. Rai in linea con le finalità informative ed educative proprie del servizio pubblico è da sempre al fianco delle istituzioni e degli enti per promuovere e valorizzare l’Italia e le sue ricchezze».
“Se invece – conclude Acito – la logica dell’attribuzione vuol basarsi solo sulla “compensazione numerica” , allora chiedo che si torni a rispettare i termini dell’accordo iniziale fra RAICom e la Regione Basilicata e che il Capodanno Rai venga “festeggiato” nella città che, negli ultimi 5 anni, ha visto crescere in maniera esponenziale il numero di presenze turistiche, e che ha consentito alla Regione tutta di beneficiarne. Matera ha una forte vocazione turistica, e si propone come volano di sviluppo per tutto il territorio regionale. Potrà continuare a farlo se verrà rispettata e valorizzata nelle sue specificità, e questa ci sembra una buona occasione per poter essere coerenti”.