Mario Polese e Luca Braia approdano alla Leopolda, ufficializzando la propria scelta di aderire al nuovo partito di Matteo Renzi.
Una presenza la loro non di poco conto: hanno, infatti, coordinato alcuni dei tavoli di lavoro che hanno caratterizzato la kermesse e che hanno consentito di dibattere tutta una serie di problematiche alle quali dare risposte nel programma politico di Italia Viva.
Coordinatore del tavolo sulla sanità anche Vito De Filippo che la sua scelta di aderire alla proposta di Renzi l’ha fatta da tempo.
” Sono orgoglioso – scrive in un post Polese – di coordinare il tavolo su un argomento che diventerà proposta concreta: ridare potere di acquisto ai cittadini e, di conseguenza, respiro alle imprese e commercianti!”.
Il consigliere regionale Luca Braia ha coordinato invece il tavolo sull’agricoltura insieme alla Ministra Bellanova.
“È stato un tavolo di lavoro partecipato e molto entusiasmante – afferma Luca Braia – , con l’onore di aver sostituito il Ministro Bellanova, insieme alla già deputata Maria Antezza, nel coordinamento per quasi un’ora e mezzo, con la raccolta delle proposte sull’agricoltura del Futuro. Importanti gli impegni da lei presi in chiusura dei lavori dalla Bellanova”.
Dunque, Mario Polese e Luca Braia da oggi fanno parte ufficialmente del nuovo partito di Renzi. Se n’era avuto già sentore nei giorni scorsi. E, da quanto è dato sapere, non sono gli unici che hanno scelto di uscire dal Pd, partito che attende prossimamente la nomina di un Commissario (Zingaretti lo avrebbe già designato) per ripartire dopo la pesante sconfitta subita alle regionali.
Intanto Polese, con una nota alla stampa, spiega la sua scelta: “E’ una scelta di coerenza. Questa non è per me una scissione ma un atto d’amore. Verso tutti. Verso coloro che correranno assieme a me, con un entusiasmo ritrovato e anche verso coloro che restano nel Pd perché ci credono, perché è giusto che lavorino con serenità, quella che a me non è stata mai concessa.
Sono pronto a mettere in discussione tutto, a partire alla pari con le tantissime donne ed i tanti ragazzi che vivranno questa esperienza con l’entusiasmo con cui io mi sono affacciato alla politica per la prima volta”.
mi sento di chiarire: questa non è per me una scissione ma un atto d’amore. Verso tutti. Verso coloro che correranno assieme a me, con un entusiasmo ritrovato e anche verso coloro che restano nel Pd perché ci credono, perché è giusto che lavorino con serenità, quella che a me non è stata mai concessa.
“Italia Viva – conclude – per me è un sogno. Un non – luogo dove mescolare esperienze e competenze, saperi e azioni, novità ed esperienze. Un melting pot di culture e politiche, una contaminatio di stili ed energie che si combinano in una entropia empatica che abbia un primo obiettivo di lungo periodo: stravolgere il sistema culturale degli italiani. Sono pronto a mettere in discussione tutto, a partire alla pari con le tantissime donne ed i tanti ragazzi che vivranno questa esperienza con l’entusiasmo con cui io mi sono affacciato alla politica per la prima volta. Italia Viva: sorridiamo, divertiamoci”.
Quanto incideranno queste uscite; quanto influenzeranno gli equilibri interni al Pd, è tutto da verificare.
Come è tutta da verificare la capacità attrattiva – in termini politici, ovviamente – che Italia Viva avrà in Basilicata.
Da alcuni mesi c’è chi sta lavorando per creare terreno fertile affinchè Italia Viva possa attecchire nella scoietà civile.
Intanto Polese e Braia fanno da apripista. Quanti li seguiranno? Si attende la scelta di Marcello Pittella, presente alla Leopolda anche se al momento non ha ufficializzato la sua scelta.