Si è svolto ieri, lunedì 7 ottobre, a Roma l’incontro tra il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), i sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm nazionali e territoriali, Confapi Matera, Ferrosud e Ferrocos s.r.l (partecipata per il 90% da Coseco) sull’annosa vertenza Ferrosud.
L’incontro si è concluso con un rinvio del tavolo ministeriale a stretto giro, per permettere all’azienda Ferrocos di inviare al Mise il piano industriale. Intanto la stessa Ferrocos all’incontro si è impegnata ad impiegare parte del personale Ferrosud nelle attività di core business di Coseco per la produzione di compattatori per l’igiene ambientale.
Le organizzazioni – si afferma in una nota di Fiom Fim Uilm – all’incontro hanno evidenziato come a oggi non sia stato presentato alcun piano industriale da parte di Ferrocos, passaggio questo indispensabile per verificare che ci sia un reale impegno di investimento sia per la ristrutturazione del piano industriale. I sindacati, pertanto, riservano tutte le valutazioni del caso in tutti gli impianti sia per un portafoglio clienti credibile nel settore ferroviario.
Mercoledì 9 ottobre, alle 10.30, è previsto un incontro di Confapi Matera con i sindacati al quale sarà presente anche Ferrocos che ha annunciato la presentazione occasione dell’aggiornato tavolo ministeriale.
La Ferrosud, rappresentata da Sabrina Bianchini – in rappresentanza anche della Regione Basilicata – ha infine sottolineato come le commesse dichiarate nei mesi scorsi nel pacchetto d’ordine di 50 milio di euro, non siano mai state in capo allo stabilimento Ferrosud di Matera, come invece più volte dichiarato ai tavoli sindacali, regionali e ministeriali. Ha poi dichiarato che il gruppo Malena intende uscire dal settore ferroviario attraverso il fitto dell’intero complesso industriale dello stabilimento Ferrosud materano.